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Melegatti rinasce. A Natale il Pandoro originale nelle nostre case

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Fabio Carbone
Aggiornato: Oct 7, 2018, 13:54 UTC

L'industria dolciaria Melegatti rinasce e con essa il Pandoro originale. Parte una corsa contro il tempo per consegnare il dolce nelle case degli italiani in tempo per il Natale 2018.

Melegatti e il pandoro

E corsa contro il tempo nella sede storica di Melegatti in provincia di Verona, perché il Pandoro originale nato nel 1894 possa essere distribuito nelle case degli italiani in tempo per il prossimo Natale 2018.

Ricordiamo che la Melegatti rinasce dopo il fallimento conclusosi con una acquisizione proprio poche settimane fa. A rilevare Melegatti Forgital Group, società, a dispetto del nome, del tutto italiana e fondata da Roberto Spezzapria. Il figlio, Giacomo di 33 anni, ha voluto diversificare il capitale industriale del padre acquistando la Melegatti ed evitando che uno dei prodotti dolciari simbolo del Natale in Italia, potesse perdersi per sempre.

Melegatti riparte e prepara il Pandoro per Natale

La sfida della Melegatti somiglia tanto a quei film che siamo soliti vedere durante il periodo di Natale e in cui Babbo Natale, ostacolato dai suoi nemici, si ritrova a sfidare il tempo per consegnare i doni a tutti i bambini del mondo.

Lo stabilimento è da poco ripartito, sono state appena accese le luci sulle linee produttive che riprenderanno a sfornare il Pandoro Melegatti, simbolo di un territorio e di una industria dolciaria Made in Italy conosciuta in tutto il mondo.

L’imprenditore Giacomo Spezzapria, intervistato dal Corriere della Sera, ha voluto ringraziare i 50 dipendenti che in questi mesi di grande incertezza hanno continuato a lavorare, mantenendo intatto il lievito madre che di generazione in generazione si tramanda per produrre il prodotto dolciario. Ma anche ha voluto ringraziare i clienti che hanno continuato a sostenere l’azienda in questi mesi difficili.

Melegatti e la meccanica

Melegatti entra a far parte di un gruppo industriale che ha le sue radici fondative nella meccanica. A spiegare il salto il giovane imprenditore Spezzapria, la famiglia vuole diversificare il capitale aziendale aprendosi al remunerativo settore dell’industria alimentare.

La mossa non è frutto di una scelta di impulso ma meditata. Il gruppo industriale in precedenza ha acquisito due società nel settore dell’imballaggio alimentare. Quindi Melegatti entra in un progetto industriale più ampio e che beneficerà del supporto logistico di queste società di imballaggio del gruppo Forgital.

Il futuro di Melegatti dopo l’acquisizione

Alla Melegatti si sono interessati anche gli stranieri come il fondo maltese Abalone e un’altra italiana, Hausbradt. Alla fine La famiglia Spezzapria l’ha spuntata consapevole che la sfida è importante e non facile: la concorrenza italiana è agguerrita e porta i nomi di Bauli e Paluani.

Inoltre gli stabilimenti Melegatti, lo dice lo stesso giovane imprenditore, vanno valutati. L’ammodernamento degli impianti industriali è fondamentale anche nel settore alimentare e Bauli negli ultimi anni ha investito introducendo l’Industria 4.0 in uno dei suoi principali impianti di produzione.

Produrre prodotti di qualità non basta più, bisogna farlo con mezzi tecnologicamente avanzati in grado di far stare sul mercato le aziende. La lunga storia di un marchio, purtroppo, non sempre basta a una azienda per attraversare indenne i momenti di passaggio come quello che l’industria tutta oggi vive.

Nel futuro di Melegatti sono inclusi anche i 50 dipendenti che nei prossimi anni saranno riassorbiti dalla nuova gestione. Il marchio veronese punterà a un tipo di cliente medio-alto, che cerca alimenti di qualità per allietare il suo Natale.

Il passato di Melegatti

La storia, quasi leggenda, raccontata dalla famiglia Melegatti narra che un garzone della pasticceria assaggiando una fetta del nuovo dolce, illuminata da un raggio di sole, abbia esclamato: “L’è proprio un pan de oro!

Da qui il nome Pandoro che il 14 ottobre 1894 riceve il certificato di privativa industriale, come si chiamava a quei tempi l’ufficio brevetti, che assegnava a Domenico Melegatti l’invenzione del Pandoro.

Da allora il Pandoro si produce nello stabilimento Melegatti di San Giovanni Lupatoto in provincia di Verona.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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