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La U.S. SEC rinvia a settembre la decisione sui Bitcoin ETF

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Aug 9, 2018, 11:28 UTC

Ancora una volta le decisioni della SEC statunitense fanno tremare e crollare i guadagni maturati dagli investitori nel mercato delle criptovalute nelle ultime due settimane. Il prezzo del bitcoin è passato in due giorni da 7.123 USD a 6.300 USD ( 7 – 9 agosto. Dati: Coinmarketcap.com).

La U.S. SEC rinvia a settembre la decisione sui Bitcoin ETF

Manca il coraggio alla U.S. Securities and Exchange Commission di prendere una decisione definitiva sugli ETF di bitcoin. Forse complice le vacanze estive, la SEC ha rimandato al 30 settembre la decisione riguardante i bitcoin exchange-traded fund proposti dalla società di investimenti VanEck e dalla compagnia di servizi finanziari SolidX.

Le società restano quindi in attesa di un verdetto finale sulla loro richiesta. In caso affermativo gli ETF verranno listati sul Chicago Board of Exchange (CBOE), noto per aver listato i bitcoin futures alla fine del 2017.

Le parole della SEC

Ecco cosa ha scritto la SEC giustificando la decisione di rimandare a fine settembre il verdetto:

Di conseguenza, la Commissione, ai sensi dell’articolo 19(b)(2) della legge 6, designa il 30 settembre 2018 come data entro la quale la Commissione deve approvare o disapprovare, o avviare un procedimento per stabilire se disapprovare, la proposta di modifica delle regole (documento n. SRCboeBZX-2018-040).

In effetti è proprio così, la SEC potrebbe anche non decidere il 30 settembre ed estendere il periodo di considerazione per effettuare ulteriori approfondimenti. Una decisione quest’ultima, che sicuramente non farà bene ai mercati.

A dilungare i tempi, secondo fonti giornalistiche, 1.300 commenti sulla modifica delle regole proposta per elencare e scambiare gli ETF di SolidX sul CBOE.

Gli ultimi rinvii e rigetti

Solo poche settimane fa, la SEC aveva rigettato la proposta dei fratelli gemelli Winklevoss, i quali per la seconda volta a distanza di oltre due anni, hanno ripresentato la richiesta di approvazione del loro bitcoin ETF. I Winklevoss si sono presentati con la società da loro controllata Bats BZX Exchange Inc. e la Commissione ha rigettato la proposta a causa della mancanza di regolamentazioni nel settore delle criptovalute. La SEC teme la manipolazione e la falsificazione dei prezzi per avvantaggiare alcuni a discapito di altri investitori.

Invece ha rinviato la decisione al 21 settembre per quanto riguarda la proposta della Direxion.

Gli ETF di Bitcoin non sono per tutti

Lo strumento finanziario e di investimento Bitcoin ETF non è uno strumento rivolto a tutti. Nel caso della VanEck e della SolidX, gli ETF di Bitcoin sono riservati agli investitori con grandi disponibilità economiche. Il prezzo di ciascun VanEck SolidX Bitcoin Trust è fissato in 200 mila dollari USA.

Le cifre in ballo sono alte e si comprende perché la Commissione sui titoli e i mercati di scambio statunitensi si prende così tanto tempo per decidere. Ma è anche vero che di fondo resta aperto il dibattito più generale, nessuno ha dato una risposta definitiva alla domanda: cosa sono le criptovalute? Cosa è bitcoin? Cosa sono i token? Le posizioni sono incerte o contrapposte in alcuni casi.

Senza definizioni certe, non ci saranno leggi e i mercati resteranno non regolamentati. Difficile quindi prevedere una approvazione degli ETF a fine settembre. Se ciò dovesse accadere, i prezzi potrebbero subire un nuovo scossone.

Le decisioni della SEC valgono solo negli USA ma…

Vero anche che le decisioni prese dalla U.S. SEC valgono solo per gli Stati Uniti d’America, ma sappiamo quanto sia influente, per questioni geopolitiche e storiche, una decisione degli USA su argomenti globalmente dibattuti che non hanno ancora trovato una soluzione.

Strettamente legato alle regolamentazioni è l’argomento tassazione, anche in questo caso ci sono nazioni come la Russia che hanno risolto il problema, mentre altre non hanno ancora assunto una posizione definitiva.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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