La più antica banca tedesca torna a pronunciarsi sul credito italiano. Berenberg evidenzia ancora una volta l’endemica criticità in seno al Bel Paese: le
La più antica banca tedesca torna a pronunciarsi sul credito italiano.
Berenberg evidenzia ancora una volta l’endemica criticità in seno al Bel Paese: le sofferenze bancarie, al secolo npl.
L’analisi tedesca prende le mosse dalla constatazione che il mercato abbia l’esigenza di conoscere l’esposizione bancaria ai tassi d’interesse crescenti, trovando negli istituti di credito italiani terreno fertile in tal senso.
Si fa notare come i prestiti siano prezzati all’Euribor a tre mesi, quindi, se i tassi a breve termine aumentano, gli interessi ne beneficiano. Il problema è che i tassi in aumento possono generare altri tipi di effetti.
Tali effetti si traducono in conseguenze negative se si pensa che il progressivo innalzamento del livello delle perdite su prestiti posti su un credito difficilmente esigibile e la maggiorazione della forbice su finanziamenti e prestiti a tasso fisso, non si fermeranno.
La situazione di cui sopra è così stigmatizzata dagli analisti di Berenberg Bank: “I tassi in aumento possono essere una maledizione, non una benedizione per le banche italiane”.
A ciò si aggiunge anche il non roseo quadro inerente alle performance delle banche italiane in relazione ai tassi a breve termine.
Infatti, nel segnalare opportunità di investimento con rating buy, gli analisti tedeschi si soffermano solo su due gruppi, motivando come segue: “continuiamo a favorire quelle banche su cui abbiamo più certezza sui valori degli asset, come Unicredit e Credito Emiliano”.
Sul rating sell, consigliano Intesa San Paolo, Mps, Ubi Banca e Banco Bpm.
Capitolo debito pubblico: è noto come l’Italia vanti un primato non indifferente nell’eurozona, attestandosi su uno dei livelli più alti con il 132,6% del pil. E, precisano gli analisti, considerando il surplus primario a quota 1,6% rispetto ai pagamenti degli interessi al 4%, il debito pubblico non interromperà la propria ascesa.
Se ne deduce come il Bel Paese si trovi nella difficile situazione di far crescere il proprio pil nominale almeno di 1,8 punti percentuale l’anno, così da ovviare alla crescita del rapporto debito/pil e rientrare in parametri di sicurezza.
La fotografia di sistema che si evince dall’analisi di Berenberg ospita tinte fosche, la sfida sarà tutta nel loro alleggerimento.
Alleggerimento che sarà proprio il tema di domani.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.