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La blockchain TON di Telegram in fase test

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 30, 2019, 08:03 UTC

La blockchain TON del servizio di messaggistica istantanea Telegram è in fase test, lo dimostra il codice sorgente distribuito di recente.

blockchain TON telegram

Telegram, il servizio di messaggistica istantanea usatissimo dal mondo delle criptovalute, sta testando la sua blockchain TON (Telegram Open Network). Dopo una cospicua raccolta fondi privata da 1,7 miliardi di USD avvenuta nei primi mesi del 2018 (fonte: Techcrunch.com), Telegram ha lavorato quasi in assoluto silenzio alla sua nuova rete, ma negli ultimi mesi, l’aggiornamento della documentazione tecnica ha mostrato che il progetto sta progredendo.

La prima versione distribuita per la Testnet è una versione preliminare e leggera, cioè contiene solo una porzione delle librerie della TON blockchain. La versione Lite del client TON rappresenta quindi solo quella parte stabile del progetto e non rappresenta l’intero lavoro di sviluppo sul nuovo ecosistema.

Alcune componenti, come si legge dal file README, sono versioni di file obsoleti rispetto a quelli attualmente sviluppati ma sono utili a far girare il Lite client TON senza intoppi.

Ci troviamo quindi in una fase iniziale e sperimentale della TON blockchain network di Telegram, ma questo è il primo segnale che il servizio di messaggistica russo lancia alla community per dire che il progetto progredisce.

TON blockchain: I documenti tecnici aggiornati

Il 26 marzo scorso Nikolai Durov, fondatore di Telegram e del social network russo VK, aveva pubblicato il nuovo documento descrittivo da 121 pagine che riguarda Telegram Open Network Blockchain. Prima ancora, il 2 marzo, aveva pubblicato il documento descrittivo della rete TON, dal titolo Telegram Open Network (132 pagine).

Più di recente, il 23 maggio, Durov aveva pubblicato due nuovi documenti. Uno di questi riguarda il nuovo linguaggio di programmazione Fift, appositamente sviluppato per progettare e gestire gli smart contract della TON blockchain e l’interazione tra la TON Virtual Machine e la TON blockchain stessa. L’altro documento tecnico aggiornato il 23 maggio riguarda la virtual machine TON (TVM), in cui si descrive nel dettaglio il meccanismo di funzionamento della virtual machine e di come essa esegue gli smart contract nell’ecosistema TON.

A cosa servirà TON?

I social network ed i grandi servizi di messaggistica istantanea tentano “il colpaccio” di realizzare una propria criptomoneta, o, quantomeno, una propria blockchain. Come noto anche Facebook sta pensando al lancio della sua GlobalCoin (la Facebook coin).

Queste aziende, piuttosto che affidarsi a progetti pubblici e aperti – Ethereum o EOSIO, Cardano – , preferiscono realizzare la propria blockchain. Un bel dispendio in termini economici, ma che li rende indipendenti al 100%.

Di contro, queste piattaforme vanno prese per quel che sono, ovvero blockchain permissioned, dove si accede solo se autorizzati. Una visione che si oppone alle blockchain permissionless quali sono Bitcoin ed Ethereum, Litecoin, Zcash, ecc.

A cosa servirà TON? A creare un sistema di pagamento autonomo con una propria moneta interna, che gli utenti dell’applicazione Telegram potranno usare per scambiarsi valore in cambio di beni e servizi acquistati o ceduti.

Del resto il futuro del commercio passa, e passerà sempre più, per le piattaforme social e di messaggistica istantanea (vedasi WeChat).

Approfondire TON, la blockchain di Telegram

Per quanti fossero interessati ad approfondire da un punto di vista tecnico il funzionamento della blockchain di Telegram TON, consigliamo di scaricare la documentazione tecnica da questa posizione: https://test.ton.org/download.html.

I file in versione .pdf contengono gli ultimi aggiornamenti tecnici sul sistema TON blockchain in fase di sviluppo in casa Telegram.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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