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Inps: Boeri prevede crollo del sistema in caso di chiusura frontiere

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Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Jul 4, 2017, 12:39 GMT+00:00

Spesso dinamiche sociali e politiche si inseriscono a tal punto nella sistematicità del complesso economico nazionale da influenzarne l’andamento. Suscita

Inps: Boeri prevede crollo del sistema in caso di chiusura frontiere

Spesso dinamiche sociali e politiche si inseriscono a tal punto nella sistematicità del complesso economico nazionale da influenzarne l’andamento.

Suscita sorpresa quanto dichiarato oggi dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, per il quale la possibile chiusura delle frontiere internazionali, pensata per arginare il fenomeno migratorio sconsiderato e non regolamentato, potrebbe portare a un saldo negativo di ben 38 miliardi di euro in contributi previdenziali stimati nei prossimi 22 anni.

È bene andare con ordine.

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha diramato i risultati di un’analisi simulatoria che prendesse le mosse dall’anno corrente fino ad arrivare al 2040, valutando tanto la spesa sociale quanto le entrate contributive nel particolare caso di uno stop di flussi contributivi extra-comunitari.

Quanto conseguito è stato così commentato dal n.1 di Via Ciro il Grande: “Nei prossimi 22 anni avremmo 73 miliardi in meno di entrate contributive e 35 miliardi in meno di prestazioni sociali destinate a immigrati, con un saldo netto negativo di 38 miliardi per le casse dell’Inps. Insomma, una manovrina in più da fare ogni anno per tenere i conti sotto controllo”.

Parole davvero forti, ma prontamente motivate con quanto segue: “Gli immigrati che arrivano in Italia sono sempre più giovani e rappresentano 150mila contribuenti in più ogni anno. Molti lasciano l’Italia prima di maturare i requisiti per la pensione e ci regalano i loro contributi: le nostre stime prudenziali sono ad oggi di circa un punto di pil, ecco perché l’Italia ha bisogno di più immigrati. “Impedire loro di avere un permesso di soggiorno quando sono in Italia è la strada sbagliata perché li costringe al lavoro nero e li spinge nelle mani della criminalità”.

Quanto affermato da Boeri unisce considerazioni di natura sociale dal congruo contenuto probabilistico a numeri concreti che non sembrano prendere in esame i costi effettivi che il Bel Paese sostiene per la gestione del fenomeno migratorio.

Il Presidente Inps pare convinto di quanto statuito e insiste auspicando chiarezza e senso di responsabilità le Istituzioni, ammonendo che “una classe dirigente all’altezza deve avere il coraggio di dire la verità agli italiani: abbiamo bisogno di un numero crescente di immigrati per tenere in piedi il nostro sistema di protezione sociale”.

In un momento in cui lo Stato fatica a trovare fondi da direzionare a settori nazionali verso i quali sarebbe opportuno intervenire, l’endorsement di Boeri verso una linea politico-sociale di questo tipo può creare non pochi problemi al Bel Paese, sempre pronto ad accogliere voci spesa accollandosi responsabilità non proprie e poco accorto verso una reale tutela del proprio sistema paese.

 

 

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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