Unicredit non smette di far parlare di sé. Il colosso bancario milanese ha diffuso oggi una nota con la quale informa il pubblico di aver emesso
Unicredit non smette di far parlare di sé.
Il colosso bancario milanese ha diffuso oggi una nota con la quale informa il pubblico di aver emesso un’obbligazione di capitale secondario (Tier 2) di ben 1 miliardo di dollari, sottolineando la “struttura innovativa callable”.
La risposta dei mercati non si è fatta attendere.
Il risultato è stato un orderbook superiore ai 3 miliardi di dollari con matrici di ordine più disparate, interessando trasversalmente ogni parte del globo. Una siffatta contingenza ha portato alla riduzione della price guidance, con uno spread finale inferiore di 365 punti base rispetto al Treasury decennale.
Nel dettaglio, il titolo ha scadenza quindicennale e prevede un’unica call opzionale dopo il decimo anno alla pari. Tale possibilità è subordinata all’autorizzazione dell’autorità di vigilanza.
La size consterà di 200.000 dollari e di multipli di 1.000.
Capitolo cedola: la cedola fissa semestrale si attesta al 5,861% per il primo decennio e dal momento che questa non sarà richiamata dall’emittente, subirà un rideterminazione che abbia come parametro il tasso swap (in dollari) a 5 anni incrementato di un valore pari a 370,3 punti base.
L’obiettivo di una simile emissione è il consolidamento del Total Capital Ratio della banca meneghina, anche in virtù di un innalzamento del livello del Tier 2, che ha già oltrepassato la soglia del minimo regolamentare richiesto.
L’operazione in questione è figlia del programma MTN del valore di 30 miliardi di dollari, su cui la banca presieduta da Giuseppe Vita punta molto.
Riguardo i soggetti interessati, va detto che all’interno degli Usa, tali titoli possono essere acquistati solo da investitori istituzionali qualificati in regime di esenzione dall’obbligo di registrazione ai sensi del Securities Act, mentre al di fuori degli Stati Uniti vige il regime imposto dalla Regulation S contenuta nella stessa normativa di sicurezza stelle e strisce.
A ribadire l’importanza dell’operazione è la panoramica dei soggetti che hanno posto in essere il collocamento, tra gli altri: Citigroup, HSBC, BofAML, SG CIB e JPMorgan.
Il rating a lungo termine stimato è il seguente: Ba1 (Moody’s), BB (S&P), BBB- (Fitch).
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.