Secondo l’agenzia di stampa londinese, sarebbero in atto sinergie tra Mef e Cassa Depositi e Prestiti, per quanto si possa parlare di sinergie essendo il
Secondo l’agenzia di stampa londinese, sarebbero in atto sinergie tra Mef e Cassa Depositi e Prestiti, per quanto si possa parlare di sinergie essendo il Tesoro il primo azionista di Cdp, con l’80,1% delle partecipazioni sociali.
L’obiettivo delle manovre dovrebbe trovarsi nel taglio del debito pubblico, annoso problema in seno al Bel Paese.
Al vaglio del Ministero delle Finanze il ventaglio di vantaggi e svantaggi che potrebbe portare “Capricorno”, lo studio di fattibilità relativo al passaggio di quote di partecipate dal Mef a Cdp, con la probabile supervisione del Consiglio dei Ministri.
Sempre secondo Reuters, sarebbero cinque i soggetti interessati dall’operazione; Enel, Eni, Poste Italiane, Leonardo e Enav.
Il controllo di Via XX settembre è così ripartito: 23,58% di Enel, 4,34% di Eni, 29,26% di Poste Italiane, 30,20% di Leonardo e 53,57% di Enav.
Il volume finanziario dell’operazione avrebbe un valore di venti miliardi di euro.
Si vocifera come Cdp potrebbe finanziare l’acquisizione con l’emissione di azioni privilegiate che potrebbero essere cedute a investitori istituzionali. La ratio appare evidente: questi soggetti subirebbero una grande attrattiva dal dividendo privilegiato, tale da giustificare l’investimento.
Si è nell’alveo delle indiscrezioni, l’unico elemento coerente con quanto diffuso da Reuters pare essere il commento del capo della segreteria tecnica del Ministero dell’Economia, che al riguardo ha dichiarato: “c’è un gruppo di lavoro tra il Ministero e la Cassa depositi e prestiti che sta guardando a tutte le opzioni per la valorizzazione del patrimonio pubblico”.
Ieri si è tenuto il Consiglio dei Ministri con l’obiettivo di licenziare il Documento Economico e Finanziario, riunione nel quale si è affrontato anche il tema delle privatizzazioni.
Non è trapelato molto in tal senso, ma il n.1 di Via XX Settembre, Pier Carlo Padoan, ha risposto così agli incessanti quesiti su Cdp: “nel Def c’è l’impegno, sugli strumenti nuovi”, aggiungendo come seguirà un tavolo programmatico “con obiettivo di tornarci a breve sopra con l’impegno di prendere eventualmente decisioni concrete”.
Qualcosa si muove, ma per la definizione del quid e del quantum occorrerà attendere.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.