In occasione del Foreign Investor Council di Astana, l’ad di Eni, Claudio Descalzi, ha apposto la propria firma su un accordo con il quale il gruppo Jsc
In occasione del Foreign Investor Council di Astana, l’ad di Eni, Claudio Descalzi, ha apposto la propria firma su un accordo con il quale il gruppo Jsc KazMunayGas continuerà a cedere al colosso italiano il 50% dei diritti di sfruttamento del sottosuolo per la ricerca e la produzione di idrocarburi nella zona dell’Isatay.
Il blocco dell’Isatay presente nel Mar Caspio è noto per la ricchezza di risorse petrolifere e si avvarrà della tecnologia Eni non appena la Repubblica Kazaka approverà l’accordo tra i due colossi energetici.
Il deal e l’interesse di Eni verso l’Est si colloca nel progetto Eurasia, promosso dal Ministero dell’Energia per studiare il potenziale esplorativo del bacino asiatico.
Da non sottovalutare come le intese siglate in occasione del Foreign Investor Council estendano ampiamente l’ambito di applicazione delle attività di Eni e permettano di rafforzare la sua presenza nel Paese della dombra, senza dimenticare il profondo consolidamento di partnership con realtà importanti come Kmg e General Electric.
Kmg e General Electric, per l’appunto.
Se con la prima si è detto dell’intesa sulla collaborazione alla pari (Jsc è una sua controllata) in ambito idrocarburi, con la seconda risulta utile ricordare come sia stato raggiunto un accordo, il giorno ancora precedente, in ambito di energie rinnovabili.
Tale accordo, avallato dal ministro dell’Energia della Repubblica del Kazakhstan, Kanat Bozumbayev, favorisce lo sviluppo di progetti di generazione di energia da fonte rinnovabile nel Paese.
Con tale collaborazione, Eni e General Electric costituiranno un fronte comune per realizzare uno studio di fattibilità in relazione alla costruzione di un impianto eolico di ben 50MW e per operare un piano che preveda lo sviluppo sostenibile dell’estesa regione dell’Asia centrale.
La risposta in Borsa ieri è stata debole, con un calo del titolo Eni di 1,02 punti percentuale a quota 13,56 euro, ma è anche vero che il colosso tricolore paga il recente calo del greggio e il timore che questo possa abbassarsi ancora di più.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.