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Criptovalute: Schema piramidale da 26 milioni di USD in California

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 28, 2019, 07:31 UTC

La U.S. SEC ha scovato uno schema piramidale da 26 milioni di USD in California, che utilizzava le criptovalute: ProCurrency (PROC) che risulta ancora attiva su CoinMarketCap.com.

Schema piramidale

La U.S. Securitues and Exchange Commission (SEC) ha avviato una ingiunzione civile contro Daniel Pacheco, 45 anni, di San Clemente nello stato della California. L’uomo è accusato di avere creato uno schema piramidale, utilizzando le criptovalute, che gli ha fruttato 26 milioni di USD.

La U.S. SEC nello specifico lo accusa di avere venduto titoli non registrati e di avere appunto strutturato uno schema a piramide da milioni di dollari.

Il sofisticato schema piramidale di Pacheco

L’accusa della SEC si riferisce al periodo gennaio 2017 – marzo 2018, il periodo di picco dell’intero settore crypto asset.

In quel periodo Pacheco ha raccolto 26,5 milioni di dollari da persone statunitensi attraverso le sue società Ipro Solutions LLC e Ipro Network LLC.

Cosa faceva il californiano di San Clemente. Vendeva un pacchetto, che lui chiamava “Ipro Packages”, che consisteva in una serie di lezioni per imparare a fare profitti con un negozio online che offrisse ai propri clienti un piano di compensi in base agli acquisti effettuati. Gli acquirenti finali, avrebbero accumulato dei punti convertibili in criptovaluta; in questo caso la criptovaluta sarebbe stata Pro Currency.

Pacheco diceva agli investitori di IPRO che egli avrebbe creato un ecosistema dove Pro Currency sarebbe stata utilizzata per fare transazioni sugli e-commerce, e che per questo motivo la sua criptovaltua avrebbe acquisito maggiore valore negli anni.

I clienti potevano anche pagare una quota aggiuntiva di 50 USD annuali, per diventare venditori associati indipendenti.

Lo schema ha funzionato

I fatti dimostrano che lo schema piramidale ha funzionato, perché il sistema di Pacheco in 14 mesi ha attratto 20 mila membri.

Pacheco ha “diversificato” il capitale

Il californiano non ha messo i soldi sotto le mattonelle, ma li ha usati per comprarsi una casa lussuosa da 2,5 milioni di USD e per comprarsi una Rolls Royce da 150 mila dollari.

Il sogno di diventare ricco, a danno di altri, Pacheco lo aveva raggiunto. Ma il 45enne ha fatto anche di più, iniziando a diversificare il capitale in nuove società fittizie. 1,9 milioni di USD li aveva messi in una società intestata alla figlia – Accept Success Corporation – che nei fatti gestiva lui; altri 2 milioni di USD nella E Profit System LLC sempre gestita da lui. In quest’ultima società Pacheco aveva anche trasferito ingiustamente 600 mila dollari dei fondi Ipro.

Il sogno finisce presto

Un po’ come nei film, l’eccessiva brama di soldi conduce il Pacheco alla rovina. Sottraendo soldi dai fondi della società IPRO, il sistema è crollato presto perché non vi erano più soldi in cassa per pagare commissioni e bonus ai membri.

Lo schema, infatti, prevedeva che il 58 – 65 percento dei profitti derivanti dalla vendita dei pacchetti, dovevano essere distribuiti. Ma ciò ovviamente non avveniva più.

La società è fallita a marzo del 2018, quando ormai non c’erano più fondi a sufficienza per pagare le commissioni ai membri.

Una “Criptovaluta” presente su CoinMarketCap

Ciò che ci lascia allibiti è che tale criptovaluta risulta ancora presente su CoinMarketCap.com, nonostante il fallimento avvenuto a marzo 2018.

Non solo, due crypto exchange la listano ancora e c’è chi ci fa trading! Gli exchange sono HitBTC e Trade Satoshi. ProCurrency (ticker PROC) è scambiata a 0,001581 USD al momento della pubblicazione e fa anche registrare un bel +19,28% di giornata.

Il capitale di mercato è di appena 161 mila dollari, con un volume di mercato pari a quasi 18 mila USD.

Le coppie scambiate? PROC/BTC e il 100% del trading si svolge su HitBTC.

Il verbale ben dettagliato è disponibile pubblicamente per chi volesse approfondire.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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