Circle abbandona l’exchange Poloniex al suo destino

Con un comunicato a sorpresa, Circle ha reso noto che a partire dal 21 ottobre prossimo, l’exchange Poloniex non farà più parte del suo gruppo di società controllate.

Tecnicamente Circle lo chiama Spins Out, ma in realtà è una cessione che lascia più di qualche dubbio dal momento che la società aveva comprato Poloniex meno di due anni fa.

Poloniex verrà sostenuta da una cordata di investitori asiatici di cui non viene citato il nome, e che investiranno 100 milioni di USD, ma Poloniex LLC cambia natura societaria, e diventa Polo Digital Assets, Ltd. Un’operazione che apre a molte riflessioni.

La nuova Poloniex non tratterà più i clienti statunitensi, i quali devono prelevare le somme dall’exchange entro il 15 dicembre 2019.

Circle non abbandona le criptovalute

Circle ovviamente non abbandona il mercato delle criptovalute, ma come annuncia sul suo blog svilupperà l’exchange SeedInvest, una piattaforma di equity crowdfunding dedicata al settore degli Stati Uniti, dove si può usare anche la stablecoin USDC.

L’incerto futuro di Poloniex

L’acquisto da parte di Circle 18 mesi fa veniva salutato come una opportunità per l’exchange Poloniex di migliorare la sua posizione nel settore dei mercati di scambio con le criptovalute. Poloniex non è mai stata una piazza di scambio primaria, ma l’exchange ha sempre avuto volumi di tutto rispetto.

Tuttavia ora viene da farsi più di una domanda. Come mai Circle abbandona l’exchange Poloniex al suo destino dopo soli 18 mesi? Cosa ha fatto cambiare idea a Jeremy Allaire?

Poloniex non rende come prevedeva? Troppi i problemi di regolamentazione dell’exchange negli Usa? O i problemi sono altri?

Il flash crash di Poloniex di maggio 2019

In molti ricorderanno il flash crash di Poloniex di maggio 2019, in cui l’exchange perse ben 1800 bitcoin di suoi clienti in una oscura operazione avvenuta con la criptovaluta CLAM. Ad essere colpiti dalla perdita furono i lender, cioè i prestatori di bitcoin a quanti operavano con il margine a leva.

Il repentino crollo del prezzo di CLAM, scambiato solo su Ploniex, ha fatto andare in tilt l’algoritmo di Poloniex, il quale non è stato in grado di chiudere per tempo le posizioni, causando la perdita di circa 14,4 milioni di USD.

Questa la versione ufficiale, ma c’è più di un dubbio su di essa. Poloniex non ha mai dato prove certe che le cose si siano effettivamente svolte così. Altre ipotesi parlano di una manipolazione di mercato. Manipolazione fatta da chi e a favore di chi? Poloniex, ricordiamo, era l’unico exchange in quel periodo ad avere un volume di scambio per la criptovaluta CLAM, nessun altro exchange la scambiava.

Poloniex e i 1800 BTC mai restituiti

Poloniex ha fatto varie promesse sui 1800 BTC persi, ma nei fatti non li ha mai restituiti ai clienti che li hanno perduti a causa “dell’anomalia” avvenuta sulla piattaforma

Ed ora, con il cambio societario, il timore e il dubbio è che nessuno dei clienti riceverà più nulla. Anzi, qualcuno ipotizza che il cambio di natura societaria sia stato fatto appositamente per evitare di dover pagare.

La nuova Poloniex: futuro incerto

Un’altra domanda che ci si pone, proprio alla luce di tutto ciò, è come farà Poloniex ad accaparrarsi la fiducia dei clienti? Sì, perché i clienti truffati sono tutti clienti non residenti negli Usa, ovvero, quei clienti a cui dal 21 ottobre si rivolgerà in modo esclusivo l’exchange Poloniex.

Il futuro di Poloniex? Appare molto incerto.