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Bitcoin: Putin dixit

Da
Lorenzo Cuzzani
Pubblicato: Oct 16, 2017, 07:31 GMT+00:00

Dopo quanto emerso recentemente sulle posizioni istituzionali russe circa la proliferazione del Bitcoin, con netta propensione verso un categorico niet,

Bitcoin: Putin dixit

Dopo quanto emerso recentemente sulle posizioni istituzionali russe circa la proliferazione del Bitcoin, con netta propensione verso un categorico niet, specie in seno alla Banca Centrale Russa, arriva anche il diktat del leader della Federazione, chiaro e diretto come sempre.

Così Vladimir Putin: “In alcuni Paesi le criptovalute sono già diventate a pieno titolo un mezzo di pagamento, un bene d’investimento, tuttavia l’uso di questo strumento finanziario comporta gravi rischi. Conosciamo la posizione della Banca Centrale, abbiamo parlato con il governatore più volte su questo tema”.

Il discorso del Presidente segna un continuum con quanto affermato in tempi non sospetti da Elvira Nabiullina e Sergei Shvetsov, vertici della CBR che avevano espresso un preciso disappunto verso il Bitcoin e la tecnologia blockchain in genere.

Sui rischi derivanti dallo sviluppo della corrente tecnofinanziaria, prosegue il Presidente Russo: “Prima di tutto è un’opportunità di riciclaggio di denaro sporco, di guadagni frutto dell’evasione fiscale e anche di finanziamento del terrorismo e naturalmente proliferazione di schemi fraudolenti tramite cui normali cittadini possono ritrovarsi vittime”.

Quanto affermato sopra sarebbe da inserire anche in un quadro di sistema dove, al di là delle singole fattispecie di reato favorite dalla moneta virtuale, si aggiungerebbe un’insuperabile criticità nell’ascrizione della responsabilità.

Sul punto, Putin: “Nel caso di un crack o bolla, come si dice ora, non sarà possibile attribuire responsabilità. È una cosa seria che dobbiamo tenere a mente quando si parla di questo argomento”.

Non sembra, anzi, non c’è più spazio in Russia per il Bitcoin.

Non legalmente almeno.

E se mercati e soggetti interessati attendevano la posizione russa come spartiacque per direttive e strategie d’investimento, appare palese come la strada tracciata da Cina e Corea del Sud e percorsa anche dalla Russia sia una risposta alquanto profonda che la sovranità statale di Paesi importanti dia alla querelle sulla legalità e l’opportunità criptovalutaria.

In attesa di capire come si comporteranno gli Usa nel merito, quel che adesso rileva è che la Russia abbia chiarito a gran voce la propria posizione.

 

Sull'Autore

Lorenzo Cuzzanicontributor

Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.

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