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Bitcoin: la Lunga Planata

Da:
Sebastiano Raimondo
Pubblicato: May 17, 2018, 07:41 GMT+00:00

Da gennaio il Bitcoin sta planando e non sembra voler cambiare direzione. Una bolla e l’intervento sempre piu’ frequente del legislatore potrebbero contribuire ad offrire una spiegazione plausibile.

Bitcoin

In molti si stanno chiedendo che cosa sta succedendo al Bitcoin. Alcuni hanno già perso la fiducia e vanno ad incrementare la fila fra coloro che optano per posizioni short. Altri invece, sostengono la criptovaluta mantenendo posizioni lunghe.

Nonostante le opinioni possano divergere, i fatti parlano chiaro e sono oggettivi. Il Bitcoin ha toccato un picco di quasi $ 20.000 a gennaio ed è sceso di oltre il 50% nel trimestre successivo. Come riportato su State of the Blockchain Q1 2018 di CoinDesk, altre metriche hanno subito un impatto simile, in particolare il volume delle transazioni.

CoinDesk Bitcoin
                                                                                                                                                      Source: coindesk

Sono molte le spiegazioni che potrebbero interessare il fenomeno. La principale potrebbe essere una correzione rispetto al picco di gennaio. Molti speculatori pensano che il picco sia stato inflazionato dall’entrata di molti acquirenti attirati dal continuo aumento di valore del bitcoin.

A questo fattore si vanno ad aggiungere le sempre più frequenti attenzioni degli enti governativi al fenomeno delle valute virtuali. Queste attenzioni si tradurranno, dove non lo hanno già fatto, in un aumento della legislazione per regolamentare il fenomeno dell’investimento in criptovalute.

Nel caso italiano, il legislatore si è espresso in maniera relativamente chiara su come trattare i guadagni da capital gain dovuti all’attività di trading online di criptovalute. Nonostante le attivita’ di trading online di criptovalute riguardino strumenti sostanzialmente diversi rispetto alle valute tradizionali, il concetto di capital gain è assai assimilabile e il nostro legislatore lo tratta alla stessa maniera. Sembra, infatti,  che sia giunto il momento di pagare delle tasse sui guadagni ottenuti dalle transazioni in Bitcoin. 

Di fatto, non ci sono motivi indifendibili perche’ il Bitcoin o una qualsiasi altra valuta virtuale non dovrebbero essere assimilati ad una valuta tradizionale. Inoltre, e’ gia’ possibile scambiare BTC/USD come si potrebbe scambiare EUR/USD. A questo punto, ed in luce dei recenti sviluppi riguardanti la regolamentazione e le affermazioni di Facebook, si dovrebbero tenere aperte tutte le ipotesi.

Sull'Autore

Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.

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