A Rovereto inaugura un desk dove è possibile ricevere formazione, informazione e il Bitcoin
La criptovaluta più famosa al mondo giunge fisicamente in Italia.
Se qualche tempo fa avevamo resocontato l’utilizzo del Bitcoin nel Bel Paese, oggi è interessante soffermarsi su quanto accaduto a Rovereto, città testimone di un paradosso dai contorni quasi goliardici.
Spesso l’Italia è tacciata di essere uno Stato non al passo con la tecnologia, indietro con le nuove tendenze e non conforme a tutto quello che la nuova cultura smart & app ha da offrire.
Recentemente 7 soci hanno dimostrato di voler invertire questo trend scommettendo sulla valuta digitale più famosa al mondo, dedicandole un apposito spazio multifunzionale.
Il 4 dicembre c.m ha aperto a Rovereto, in Trentino Alto Adige, il primo e unico Bitcoin Point al mondo.
Questo negozio, desk o punto fisico monotematico che dir si voglia, unisce la modernità criptovalutaria con l’assistenza tradizionale, basata su un confronto de visu che fornisce un’affidabilità e un supporto che è impossibile trovare in rete.
“Compro Euro” (questo il nome dello store) investe sulla persona.
Ogni ulteriore analisi risulterebbe superflua.
Giova osservare quanto affermato da alcuni degli ideatori e soci di Compro Euro al fine di comprendere meglio motivazioni e prospettive dietro una scelta siffatta.
È opportuno prendere le mosse da quanto detto da Federico Monti, uno dei soci del negozio, all’agenzia di stampa Adnkronos, per introdurre con coerenza quanto anticipato sopra: “Siamo 7 soci, abbiamo sentito che c’era una grande esigenza da parte degli italiani di entrare in questo mondo. Perché questa è la moneta del futuro”.
Prosegue Monti: “La reazione è stata entusiastica, si è scatenata una vera e propria corsa all’oro. Qualcuno arriva da noi scettico, solo per saperne qualcosa in più. Ed è questa poi la nostra prima attività: fare informazione e formazione. La prima cosa che diciamo è che è importante che investano tempo per conoscere i Bitcoin ma anche che questo non è un modo sicuro per fare soldi facili ma uno strumento con diverse funzioni. Ma sono tanti anche quelli che vengono già preparati e sicuri di voler acquistarli, contanti alla mano”.
Da quanto emerso sopra, sembra che in due settimane l’attività abbia già registrato un pubblico multiforme, ma per i dettagli non c’è che da chiedere a Monti: “Noi registriamo tutte le operazioni superiori ai 100 euro. Ora come ora cambiamo sui 10mila euro al giorno in Bitcoin e la media è di 500 euro a persona, ma abbiamo già fatto un’operazione da 100mila euro e siamo in trattative per alcune anche da centinaia di migliaia di euro”.
Scrutando i dati di cui sopra appare palese come il target del negozio sia indefinito ma quel che rileva è la crescita dell’ammontare degli acquisti e la velocità con cui Compro Euro stia guadagnando credibilità nella comunità trentina e non solo.
A tal riguardo, Monti ricorda come le persone interessate siano “estremamente diverse tra di loro. Ci sono sia uomini che donne, in egual misura. E si va dal ragazzino, che non ha un conto corrente o perché non crede nelle banche o perché non ha molti soldi, che investe quasi tutto quello che ha in Bitcoin, a signori 70enni, stufi o preoccupati di tenere i soldi in banca. Se la persona di una certa età arriva poco convinta, i millennials non hanno dubbi che si parli della moneta del futuro. Le transazioni più consistenti le fanno i 40-50enni, che lavorano già da qualche anno e hanno quindi messo qualcosa da parte, pur investendo una percentuale minore del loro patrimonio”.
Sul modello di business non ci sono dubbi e Monti illustra con semplicità la funzionalità dello stesso: “Noi abbiamo un tot di Bitcoin ma quando c’è un acquisto importante li compriamo per il cliente. La commissione è variabile, dipende da diversi fattori. Ad esempio se a noi costano di più, la percentuale sale”.
Una simile attività deve la sua fecondità anche al fatto che nella regione il Bitcoin sia discretamente diffuso, a causa del fatto che “molti negozianti li preferiscono perché non ci pagano nessuna commissione: le operazioni di acquisto si effettuano tramite una app. Inoltre non è falsificabile come una banconota, non si può clonare come una carta di credito e non può essere scoperto come un assegno”.
E a chi gli chiede se siamo di fronte a una bolla, Monti risponde: “Potrebbe essere una bolla come uno spillo, potrebbe cioè cambiare l’economia attuale e il modo di fare transazioni”.
Quanto sostenuto in apertura relativamente all’investire sulla persona unendo tecnologia a credibilità è confermato da Marco Amadori, altro socio di Compro Euro, che illustra chiaramente cosa faccia la differenza nel fenomeno capillare trentino: “Usare i Bitcoin significa fidarsi di qualcosa, più che di qualcuno. Ma quando si parla di moneta la fiducia è fondamentale. Se le persone che conosci non usano Bitcoin tenderai a non fidarti, ma se invece li usano il tuo passo successivo sarà cercare di capire come funzionano. La particolarità di Rovereto è questa: ci sono persone che già li usano e che si conoscono fra di loro. E ora c’è anche un posto dove andare a chiedere come si fa a usarli. In fondo è una moneta semplice: spiegare come funziona l’Euro è più difficile, ma nessuno lo chiede, perché c’è l’esperienza quotidiana”.
Commentare quanto affermato da Monti e Amadori potrebbe essere inutile e fuorviante, anche perché entrambi danno l’idea di conoscere bene la materia e aver pensato un qualcosa di altamente innovativo, prendendo semplicemente le mosse dalla semplicità.
Mai come oggi l’avanguardia tecnologica passa attraverso l’interazione personale.
Dopo gli studi in Giurisprudenza frequenta un corso in mercati finanziari fortemente orientato all’apprendimento del trading sul Forex. Il “Dealing on Foreign Exchange Market –FOREX-“ gli fornisce gli strumenti per iniziare il percorso di trader, ambito in cui è attivo con particolare attenzione alle medie mobili.