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I futures sugli S&P 500 E-minis sono praticamente fermi questa mattina — l’ultima quotazione intorno a 6.399,50 — mentre gli operatori mantengono una stretta cautela in vista del rilascio del CPI USA alle 12:30 GMT. Questo è l’evento che tutti aspettano e, molto probabilmente, deciderà se scoccheremo una corsa verso nuovi massimi o se scivoleremo verso il minimo della scorsa settimana, segnato a 6.239,50. La ripresa di ieri sopra i 6.380 mantiene il bias a breve termine orientato al rialzo, ma le scommesse di maggior rilievo sono in attesa dell’uscita dei dati.
Il mercato prevede un CPI headline pari a +0,2% su base mensile e +2,8% su base annua, mentre il core dovrebbe attestarsi a +0,3% e +3,0%. Un dato più debole potrebbe quasi confermare un taglio dei tassi a settembre — i futures sui Fed funds lo stanno ancora prezzando intorno all’87%. Un dato più caldo potrebbe minare tale fiducia, spingendoci alla ricerca di supporti. Inoltre, si discute ancora delle tariffe, anche se l’estensione di 90 giorni da parte di Trump sulle maggiori imposte alla Cina ha immediatamente attenuato le tensioni su quel fronte.
Il massimo del 1° agosto, a 6.468,50, rappresenta il tetto a breve termine. Oltre tale livello, il percorso si apre verso territori record.
Nel ribasso, 6.354,00 è il primo vero punto critico: una discesa sotto tale livello potrebbe far scattare rapidamente un abbassamento verso la SMA a 50 giorni, registrata a 6.240,6, e il minimo del 5 agosto a 6.239,50.
Se il dato CPI dovesse essere più caldo, potrebbe essere raggiunto anche il livello dei 6.029,30, corrispondente alla SMA a 200 giorni, ma ciò implicherebbe un vero cambio di tono.
Per quanto riguarda le operazioni intraday, mantenersi sopra 6.381,00 consente ai rialzisti di mantenere il controllo; scivolare sotto 6.354,00 potrebbe permettere agli ribassisti di sfruttare il vantaggio.
Un titolo da tenere d’occhio è Intel, in rialzo di oltre il 2% nel pre-market, dopo un incremento del 3,7% durante la sessione regolare di lunedì. La mossa segue la visita del CEO Lip-Bu Tan alla Casa Bianca, che sembra aver allentato le tensioni con Washington — almeno per il momento.
Gli operatori interpretano questo sviluppo come un possibile segnale che l’azienda potrebbe mantenere intatti i finanziamenti del CHIPS Act, nonostante persistano dubbi sulla sua strategia produttiva. Con Intel ancora impegnata a rimediare a anni di errori, la performance odierna potrebbe attirare ulteriori investitori se il mercato più ampio riuscirà a tenere duro dopo il dato CPI.
Onestamente, tutto ruota attorno al dato CPI delle 12:30 GMT. Un risultato più debole potrebbe indurre gli operatori ad approfittare dei cali; un dato più forte, invece, potrebbe vedere il superamento del livello di 6.354,00, facendoci precipitare rapidamente verso i supporti inferiori. In ogni caso, le prossime ore determineranno il tono del resto del mese.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.