Il 21 maggio la società di intermediazione Zhongcai Futures ha assunto una posizione netta long sul Rame per circa 90.000 tonnellate.
I prezzi del contratto future sul rame con consegna 07/25 stanno effettuando quest’oggi una sessione di arretramento, con valori che da poco hanno toccato minimi di giornata a 4.7295. Mentre scriviamo, le contrattazioni si stanno mantenendo prossime ai minimi, con una perdita del -1.87% su base giornaliera.
Il mercato sta evidenziando un’oscillazione scarsamente direzionale sin dalla fine di aprile, in un contesto che tuttavia possiamo interpretare come consolidamento al recupero in corso fin dai minimi, registrati durante la prima parte del mese scorso a 4.033.
Sul grafico a candele settimanali è evidente la presenza di una stretta area di supporto posizionata appena sopra quota 4.7200, di cui ci aspettiamo la tenuta a favore della ripartenza rialzista fino alla linea dei 4.9600. Lo scenario potrebbe venire rallentato – ma non compromesso – dall’eventuale cedimento di quota 4.7200, anche se confermato da una chiusura inferiore su grafico daily.
Dobbiamo infatti segnalare la presenza di un ulteriore livello di supporto, potenziale luogo di reazione, posto a 4.6500. Solo rilevazioni ancora inferiori potrebbero imporre una revisione allo scenario di tendenza.
Dal lato della domanda, riportiamo una notizia del 21 maggio che riguarda una grosso acquisto di rame da parte del miliardario cinese Bian Ximing, che ha assunto una posizione netta long di circa 90.000 tonnellate attraverso la sua società di intermediazione Zhongcai Futures. Si tratta della più grande esposizione long sul rame mai registrata alla Borsa di Shanghai. Questa mossa riflette una scommessa strategica sull’importanza del rame nella transizione energetica e nelle tensioni commerciali USA-Cina.
Il Times riferisce invece che Elliott Investment Management ha aperto una posizione short di 79 milioni di sterline sul titolo Antofagasta, importante produttore cileno di rame. Questa strategia è vista come una copertura contro potenziali perdite in altri investimenti nel settore minerario, in un contesto di volatilità del mercato e incertezze legate alle politiche commerciali.
Da un punto di vista solo statistico, ricordiamo che storicamente il rame tende a mostrare una debolezza stagionale tra fine aprile e metà giugno. Secondo Seasonax, negli ultimi 15 anni i prezzi del rame hanno registrato una perdita media del 4,19% tra il 27 aprile e il 19 giugno, spesso a causa di una riduzione dell’attività industriale e di una minore domanda dalla Cina dopo il picco di attività post-Capodanno lunare.
Il quadro di brevissimo periodo è ben delineato dal grafico a barre da 30 minuti, dove osserviamo i prezzi impegnati in fase di test della zona dei supporti validi fino all’intera sessione di domani 28 maggio, posti a 4.7885/7995 e 4.7230/7280.
Tecnicamente ci sarebbero le condizioni per una ripartenza rialzista fin dalle prossime ore, orientata agli obiettivi di quota 4.8960 e 4.9730, entrambi virtualmente raggiungibili entro la fine della settimana in corso. Lo scenario di brevissimo periodo verrebbe interrotto solo dall’eventuale cedimento di quota 4.7230, confermato da una chiusura inferiore su grafico a 30 minuti.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.