Future FtseMIB da quattro settimane un mese non raggiunge nuovi massimi; rischio di flessione in caso di cedimento di 41860.
I prezzi del contratto future sull’indice italiano FtseMIB, scadenza 12/25, hanno concluso la scorsa settimana in flessione del -0.61%, dopo aver raggiunto massimi weekly a 43020. Da quattro settimane il mercato è in stabilizzazione sotto ai massimi dell’anno, raggiunti durante la seconda metà di agosto a 43655 punti.
Il grafico a candele weekly ci mostra come i valori si stiano arrampicando sopra ad una trendline rialzista che li sorregge sin dalla fine di giugno, in un contesto che parrebbe agevolare la formazione di uno scenario correttivo con riferimento alle prossime cinque–dieci giornate.
Il primo livello di supporto di un certo rilievo per la settimana entrante è posizionato direttamente sui minimi dell’ultima candela, a 41860. Dovrebbe già essere sufficiente la semplice violazione di quest’ultimo livello per determinare un aumento della pressione ribassista in direzione di 40700/40900. Nel contempo, le principali resistenze settimanali — che in questo momento sono tutte concentrate fra 43140 e 43400 —, dopo la violazione di 41860 si abbasserebbero nella zona fra 42600 e 42750.
Durante la settimana 22–26 settembre 2025 il calendario macro propone alcuni appuntamenti che potrebbero avere un impatto significativo anche sull’andamento del FtseMIB. Martedì 23 settembre alle 10:00 CET usciranno i PMI flash di settembre per Italia, Germania, Francia ed Eurozona. Si tratta di indicatori molto seguiti per tastare lo stato di manifattura e servizi: sorprese positive o negative tendono a muovere in modo diretto il sentiment sugli indici europei. Nello stesso giorno, nel pomeriggio, verranno pubblicati anche i PMI statunitensi, utili per il quadro globale.
Mercoledì 24 settembre alle 10:00 CET sarà la volta dell’Ifo Business Climate tedesco, indicatore chiave della fiducia delle imprese in Germania, che spesso influenza l’intero blocco europeo, Italia inclusa. Venerdì 26 settembre alle 10:00 CET l’ISTAT diffonderà i dati sulla fiducia di consumatori e imprese italiane: è il principale appuntamento domestico della settimana, osservato per valutare la solidità della domanda interna e delle prospettive produttive.
Sempre venerdì, nel pomeriggio (ora europea), negli Stati Uniti sarà pubblicato il Core PCE di agosto che è considerato il principale indicatore inflattivo dalla Federal Reserve. Essendo decisivo per le attese sui tassi americani, questo dato condiziona i mercati globali e può riflettersi anche sul FtseMIB attraverso il canale dei rendimenti e del sentiment generale di rischio.
Su grafico a barre da 30 minuti possiamo localizzare la disposizione dei livelli tecnici validi per la giornata di oggi, 22 settembre. Le aspettative sono di apertura in territorio leggermente negativo. In caso di recupero durante la prima parte della giornata, i valori potrebbero spingersi fino a 42230/42250 o, nella migliore delle ipotesi, fino a 42390/42440 punti. Entrambi questi livelli costituiscono punti di probabile ripresa della debolezza, con obiettivo a 41700/41720, tecnicamente raggiungibile entro martedì 23.
Il segnale tecnico è short sfruttando ogni eventuale riavvicinamento alle resistenze. Uno stop va piazzato in violazione di quota 42440: prezzi superiori potrebbero allargare la portata del rialzo in settimana fino ai 42650 punti, rimanendo comunque inseriti in uno scenario correttivo. Anche in quel caso, quindi, dovremmo successivamente attendere segnali dalle resistenze per verificare la possibilità di successivi ingressi short.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.