Il future DAX aprirà la settimana con prime resistenze a 24093/24110 e 24160/24183 e indicazioni di ampliamento della debolezza
I prezzi del contratto future sull’indice tedesco DAX40, con scadenza 12/25, hanno concluso la scorsa settimana con una flessione complessiva del -1.18% rispetto al venerdì precedente, toccando minimi relativi a 23897.
Il grafico a scansione settimanale, dove ogni barra rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, mostra come, a partire dai massimi relativi di 24512 raggiunti all’inizio di giugno, il mercato abbia assunto un’impostazione laterale-rialzista: un trend dominante ancora orientato verso nuovi massimi ma intervallato da ampie correzioni.
L’ultimo picco significativo è stato raggiunto nella settimana del 6 ottobre a 24891; da tale livello si è sviluppato l’attuale braccio ribassista, probabilmente destinato a estendersi fino al test dell’area di supporto principale per il mese di novembre, situata tra 24390/24460 punti.
Nel corso delle prossime 3–5 giornate è possibile un provvisorio riavvicinamento all’area della resistenza principale di medio termine, attualmente posizionata tra 24460/24515. Possiamo già premettere che solo un’eventuale chiusura daily superiore a tale fascia potrebbe imporre una revisione del quadro di arretramento in vigore.
Il quadro congiunturale tedesco evidenzia segnali contrastanti a causa dei recenti dati economici. Secondo la rilevazione ZEW, il sentiment economico è migliorato leggermente a ottobre, con l’indicatore salito a 39.3 punti dai 37.3 di settembre. Il dato segnala una fiducia cauta ma in graduale ripresa tra gli analisti finanziari.
Il morale dei consumatori, però, racconta un’altra storia: l’indice GfK, atteso per novembre, è sceso a -24.1 punti dai -22.5 del mese precedente, penalizzato dal forte calo delle aspettative di reddito e dal timore di un rallentamento del potere d’acquisto.
Sul fronte delle imprese, in particolare dell’export, prevale la prudenza. Secondo l’IFO Institut, le aspettative all’esportazione sono rimaste deboli a settembre, intorno a +3.5 punti, e l’istituto descrive l’industria tedesca delle esportazioni come “impantanata”. Le difficoltà della domanda estera continuano infatti a limitare la spinta delle esportazioni, storicamente motore della crescita tedesca.
Passando all’osservazione del grafico a barre da 30 minuti, possiamo localizzare i riferimenti tecnici di maggior rilievo validi per il brevissimo periodo, ossia per l’intera sessione di lunedì 3 novembre. Non emergono ancora indicazioni di esaurimento della fase ribassista in corso dal picco relativo del 27 ottobre, che proietta obiettivi disposti in sequenza a 23925/23930, 23855 e 23785/23790. Le resistenze per lunedì sono posizionate a 24093/24110 e 24160/24183: entrambe costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi tra stanotte e la mattinata di lunedì.
Il segnale tecnico è short; lo stop va collocato in caso di rottura rialzista di 24183, confermata da una chiusura su grafico a 30 minuti. A tale condizione i prezzi potrebbero innescare un ultimo rialzo fino a 24300 punti prima di tornare sotto la pressione ribassista.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.