Arrivano i dati sui prezzi al consumo per Germania, Eurozona e Stati Uniti, seguiti da quelli sull'occupazione USA. Settimane calde per l'EURUSD.
Le quotazioni del cross euro-dollaro hanno effettuato quest’oggi un ampio arretramento, toccando minimi a 1.1585 con un calo del -1.34% rispetto alla chiusura di venerdì scorso.
Il grafico ad ampia scansione temporale, dove ogni candela rappresenta una settimana di oscillazione dei prezzi, evidenzia un contesto di sostanziale stabilizzazione che sta avendo luogo sin dal raggiungimento dei massimi dell’anno a quota 1.1829. Ricordiamo che EUR/USD proviene da una cavalcata rialzista che si è innescata subito dopo i minimi di metà gennaio a 1.0177 e che finora ha condotto a un deprezzamento del biglietto verde, nei confronti della valuta europea, superiore al 16%.
È possibile visualizzare un’ampia area di supporto situata fra 1.1555 e 1.1585, che è stata sfiorata proprio con i minimi odierni e da cui è plausibile ritenere possa scattare un tentativo di reazione già dalla sessione di martedì 29.
Consideriamo tuttavia il cross orientato a un ampliamento della debolezza nel corso del mese di agosto, con proiezioni che dovrebbero spingersi fino a 1.1440 e potenzialmente anche 1.1380/90. Le resistenze che mantengono attivo questo scenario si trovano non prima di 1.1670/85 e 1.1710. Solo una chiusura su grafico daily superiore a quest’ultimo livello potrebbe imporre una revisione al quadro correttivo vigente.
Nel mese di agosto diversi appuntamenti chiave sono potenzialmente in grado di influenzare in modo diretto l’andamento del cambio euro-dollaro. Sul fronte macroeconomico, il 31 luglio verranno pubblicati i dati sui prezzi al consumo per Germania, Eurozona e Stati Uniti, seguiti l’1 agosto dai report sull’occupazione americana, tra cui le rilevazioni JOLTS e l’ADP payroll.
Nei giorni successivi è atteso il dato sul PIL USA relativo al secondo trimestre, insieme a un aggiornamento dettagliato sull’andamento dell’inflazione, che sarà al centro delle valutazioni della Federal Reserve. Una sequenza di dati macro robusti negli Stati Uniti potrebbe rafforzare le aspettative di un atteggiamento più restrittivo da parte della Fed, sostenendo così il dollaro.
Il momento culminante del mese sarà rappresentato dal simposio di Jackson Hole, in programma dal 21 al 23 agosto. Da questo appuntamento, che tradizionalmente anticipa le linee guida delle principali banche centrali, si attendono indicazioni concrete sull’orientamento futuro della politica monetaria statunitense.
Per quanto riguarda i riferimenti di brevissimo periodo, osservando il grafico a barre da 30 minuti possiamo segnalare la presenza di due resistenze in particolare, valide fino all’intera sessione di martedì 29 luglio, posizionate a 1.1645/50 e 1.1685/95.
Poiché nell’ampia area compresa fra 1.1555 e 1.1585 sono concentrati numerosi livelli di supporto, ci aspettiamo un provvisorio riavvicinamento alle resistenze prima che il mercato torni a puntare al ribasso con un obiettivo – raggiungibile entro 1-2 giornate – posto a 1.1510/13.
Tecnicamente, i riavvicinamenti alle resistenze sono da intendere come occasioni di ingresso short, preferibilmente da rilevazioni non inferiori a 1.1625. Lo scenario descritto verrebbe annullato e necessiterebbe di una revisione solo in presenza di una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 1.1695.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.