Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Nuovo Pullback e Nuovi Minimi Pericolosi

Il prezzo del petrolio greggio WTI e quello del gas naturale stanno registrando un nuovo arretramento, entrambi in deciso ribasso e su livelli minimi relativi.

Al momento della scrittura, il WTI quota 56,60 dollari al barile, mentre il gas naturale viene scambiato a 2,899 dollari. Le perdite giornaliere si attestano rispettivamente a -1,67% per il petrolio e -1,33% per il gas, segnalando una pressione ribassista che si consolida su entrambi i fronti energetici.

Questo movimento ribassista si inserisce in un contesto di crescente incertezza macroeconomica e di revisione delle aspettative sulla domanda globale di energia. I mercati sembrano scontare una combinazione di fattori: da un lato, i timori legati a un rallentamento dell’economia mondiale, alimentati da dati deludenti provenienti da Cina e Stati Uniti; dall’altro, l’assenza di nuovi segnali di intervento da parte dell’OPEC+, dopo il raffreddarsi delle tensioni in Medio Oriente.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il livello attuale rappresenta una rottura significativa rispetto ai supporti tecnici precedenti, con il prezzo che si avvicina pericolosamente alla soglia psicologica dei 55 dollari. Dal punto di vista tecnico, il supporto attuale è fragile e potrebbe cedere in caso di ulteriore pressione ribassista. In tale scenario, è fondamentale prestare attenzione ai livelli intermedi di 56,20 e 55,80 dollari, che potrebbero fungere da punti di rimbalzo temporanei o da tappe verso una discesa più profonda.

Perché si possa parlare di una vera inversione di tendenza, sarà necessario un ritorno stabile sopra quota 60 dollari, livello che rappresenta non solo una resistenza tecnica, ma anche un punto di equilibrio tra domanda e offerta. Tuttavia, l’obiettivo rialzista più significativo si colloca a quota 62 dollari, dove convergono diverse medie mobili e su cui ha inizio la fascia laterale.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Anche il gas naturale sta vivendo una fase di debolezza marcata, con un arretramento sotto la soglia dei 3 dollari che francamente mi ha colto di sorpresa. Questo livello, considerato un punto di equilibrio tra domanda stagionale e offerta strutturale, è stato violato con decisione, segnalando un cambio di sentiment improvviso e potenzialmente duraturo.

I supporti tecnici ravvicinati si trovano a 2,88, 2,85 e 2,80 dollari, ma un proseguimento dei ribassi potrebbe estendere ulteriormente il crollo.

Il calo è stato amplificato da previsioni meteo più miti del previsto, che riducono la domanda per riscaldamento, e da una produzione che rimane elevata, soprattutto negli Stati Uniti. In assenza di stimoli rialzisti, il prezzo potrebbe continuare a muoversi in un range laterale o proseguire i ribassi.

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