Il prezzo dell'Oro torna positivo per il secondo giorno consecutivo e trae sostegno da una combinazione di fattori, tra cui i timori di una guerra commerciale e i rischi geopolitici.
Il prezzo dell’Oro mantiene guadagni modesti nella sessione europea di mercoledì, ma si attesta ancora al di sotto dei 2.665 $, zona testata il giorno precedente. Sebbene il metallo giallo stia beneficiando di fattori favorevoli, come l’incertezza riguardo ai piani tariffari del presidente eletto Donald Trump, le tensioni geopolitiche e un tono di rischio più soft, il rialzo sembra essere limitato al momento. L’incertezza sugli sviluppi economici globali, combinata con i movimenti contrastanti del mercato, sta frenando l’ulteriore apprezzamento del prezzo dell’Oro.
Il rally del prezzo dell’Oro ha incontrato un ostacolo a causa di un’azione aggressiva da parte della Federal Reserve. La Banca Centrale statunitense mantiene i rendimenti obbligazionari USA elevati, vicini ai massimi plurimensili. Il rafforzamento del dollaro americano, favorito dalle aspettative di politiche più rigide da parte della FED, limita l’apprezzamento del metallo giallo. La FED, infatti, ha dichiarato che il ritmo dei tagli dei tassi di interesse sarà ridotto nel 2025, sostenendo i rendimenti e dando impulso al dollaro USA, che si riflette negativamente sul prezzo dell’Oro, data la sua denominazione in USD.
In parallelo, le tensioni geopolitiche stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel supportare la domanda di beni rifugio. Le dichiarazioni e i piani riguardanti potenziali azioni in Medio Oriente, in particolare le minacce di intervento militare da parte della nuova amministrazione statunitense, hanno spinto gli investitori a cercare maggiore sicurezza nel metallo giallo. Questi fattori geopolitici aumentano la domanda di Oro, ma gli investitori sono ancora in attesa di segnali più concreti.
Da una prospettiva tecnica, il livello dei 2.650 $ sembra ora essere emersa come una forte barriera. Dato che gli oscillatori dal punto di vista giornaliero hanno appena iniziato a muoversi in territorio positivo, una forza sostenuta oltre il suddetto livello sarà visto come un nuovo innesco per i tori e aprirà la strada a ulteriori guadagni. Il successivo movimento verso l’alto potrebbe quindi sollevare il prezzo dell’Oro verso il primo obiettivo LONG posto in zona 2.670 $, il cui superamento aprirebbe le porte per un raggiungimento del livello annuale dei 2.685,40 $.
Al ribasso, una chiusura sotto i 2.620 $ potrebbe vedere gli orsi aumentare la loro esposizioni nel metallo giallo, con il livello annuale dei 2.599,98 $ a rappresentare il primo obiettivo SHORT. Un superamento di esso permetterebbe agli orsi di tentare l’assalto verso il supporto chiave dei 2.560 $, importante zona di swing LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.