L'Argento ha incontrato ulteriori rialzisti intorno ai 40,50 $ e rimane in un range di prezzo compreso tra i 40 e i 41,50 $ dopo un primo timido cenno di correzione.
Il prezzo dell’Argento si mantiene tonico a metà seduta europea di martedì, attestandosi a 41,263 $, in rialzo di oltre lo 0,60% rispetto ad un posizionamento negativo qualche ora prima dall’apertura della sessione europea. Dopo aver trovato un importante supporto a 40,50 $ nella giornata di lunedì, il metallo prezioso ha recuperato terreno, consolidandosi sopra la soglia psicologica dei 41 $.
Il contesto macro rimane favorevole all’Argento: i deboli dati sulle buste paga non agricole statunitensi hanno rafforzato le probabilità di un imminente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Secondo lo strumento FedWatch, le chance di un allentamento monetario a settembre superano ormai sopra il 90%. Tassi più bassi riducono il costo opportunità di detenere Argento, sostenendo così la domanda. Allo stesso tempo, il dollaro statunitense resta sotto pressione, fattore che contribuisce a mantenere il metallo prezioso vicino ai massimi delle ultime due settimane.
Dal punto di vista tecnico, l’Argento ha mostrato resilienza difendendo l’area dei 40,50 $, che al momento rappresenta un solido supporto di breve termine. L’attuale consolidamento sopra i 41 $ indica che i rialzisti stanno cercando conferme per un’estensione del movimento.
Il pattern grafico suggerisce che la conferma è data dal superamento del livello annuale dei 41,339$, che aprirebbe la strada verso obiettivi più ambiziosi, tra cui il livello chiave dei 42 $ e il livello annuale dei 42,866 $. Dal punto di vista degli oscillatori tecnici, questi, pur avendo smorzato i segnali di ipercomprato evidenti la scorsa settimana, mantengono un’impostazione positiva.
Sul fronte opposto, la configurazione tecnica resta fragile se l’Argento non riuscisse a confermare la rottura del livello annuale dei 41,339 $. Inoltre, una chiusura sotto i 40,40 $ confermerebbe il doppio massimo in H4, aprendo la strada a prese di profitto più marcate.
In questo caso, i ribassisti guarderebbero al livello annuale dei 39,812 $ come primo obiettivo, seguito dal livello chiave dei 39 $. Una rottura più profonda potrebbe riportare il metallo prezioso in zona livello annuale dei 37,923 $, che rappresenterebbe l’obiettivo più ambizioso degli orsi.
Al momento, però, il trend di fondo rimane positivo: i fondamentali macroeconomici, il contesto geopolitico incerto e la crescente domanda industriale (specialmente nel fotovoltaico) rendono probabili ulteriori tentativi di rafforzamento, con la zona dei 40,50 $ che continua a svolgere un ruolo cruciale di supporto.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.