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Oro, analisi fondamentale settimanale, previsioni– Un ulteriore calo dei salariati avrebbe un effetto rialzista per l’oro

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Mar 31, 2019, 18:45 UTC

Un ulteriore calo dei salariati potrebbe avere un effetto rialzista sull'oro, specialmente dopo che il Commerce Department ha riportato pressioni sui prezzi durante la giornata di venerdì. La combinazione delle debolezze da parte dell’inflazione e del mercato del lavoro darebbe ragione alla Fed, la quale ha rinviato i rialzi sui tassi per il resto dell'anno, gli investitori potrebbero leggere questo come un segnale che l'economia è diretta verso una recessione, ciò sarebbe un segnale rialzista per l'oro.

oro

Il metallo prezioso, dopo aver registrato un solido guadagno nella giornata di lunedì, ha visto i prezzi scendere nel resto della settimana, il mercato ha avuto un forte calo a causa della diminuzione delle preoccupazioni di una recessione dell’economia. L’oro ha iniziato la settimana al rialzo con gli acquirenti che hanno reagito alla notizia di un’inversione della curva dei rendimenti, la quale sarebbe stata indicativa di una recessione nel corso dell’anno.

Per la settimana, il Comex gold di giugno si è attestato a 1.298,50$, in calo di 20,20$ con un -1.53%.

Un crollo dei rendimenti dei titoli di Stato USA non ha spinto gli investitori verso l’oro come previsto, ma quest’ultimi hanno cercato rifugio nel dollaro USA, dinamica che ha portato ad una contrazione della domanda estera per l’oro, asset denominato in dollari. Durante la settimana, gli investitori in oro si sono resi conto che i rendimenti dei titoli di Stato USA non stavano precipitando in previsione di un indebolimento dell’economia statunitense, ma a causa dei tassi d’interesse negativi in Europa e a causa della forte possibilità di tagli dei tassi d’interesse in Australia e Nuova Zealand.

Durante tutta la settimana, la vicenda principale è stata la discesa dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi, tuttavia, i trader dell’oro non sono stati turbati da tale calo. La scorsa settimana, i titoli a 10 anni hanno raggiunto il livello più basso dal 2017, dato che gli investitori sono preoccupati di un rallentamento della crescita economica. La settimana precedente, per la prima volta dal 2007, il rendimento dei titoli decennali sono scesi al di sotto di quelli trimestrali, ciò ha invertito la curva dei rendimenti che ha sollevato un segnale di allarme su una futura recessione.

Negli Stati Uniti, la fiducia dei consumatori è arrivata a 124,1, ben al di sotto della previsione di 132,1. Anche il PIL finale ha mancato la previsione del 2,4%, attestandosi al 2,2%. Venerdì l’oro è stato leggermente sostenuto da un calo delle spese personali. A gennaio la spesa dei consumatori negli Stati Uniti è rimbalzata meno del previsto e i guadagni sono aumentati modestamente nel mese di febbraio, aggiungendosi alle preoccupazioni su un rallentamento della crescita globale che ha colpito anche la più grande economia del pianeta. L’indice di consumo delle spese personali (PCE), che guida la Federal Reserve sulla valutazione dell’inflazione, ha mostrato una leggera pressione sui prezzi.

Previsioni settimanali

Questa settimana, l’azione dei prezzi dell’oro potrebbe essere influenzata dal rilascio di alcuni importanti dati economici negli Stati Uniti, tra i quali: le vendite al dettaglio, l’ISM Manufacturing PMI e i beni durevoli. Tuttavia, l’evento principale che guiderà il mercato di questa settimana sarà probabilmente il rapporto sui salariati dei settori non agricoli degli Stati Uniti, soprattutto dopo il ribasso del mese scorso.

Per il mese di marzo, i trader si aspettano un aumento di 175.000 unità dei salariati del settore non agricolo, contro le 20.000 unità del mese precedente. La paga oraria media è prevista in crescita dello 0,2% e il tasso di disoccupazione dovrebbe mantenersi stabile al 3,8%.

Un ulteriore calo dei salari potrebbe avere un effetto rialzista sull’oro, specialmente dopo che il Commerce Department ha riportato pressioni sui prezzi durante la giornata di venerdì. La combinazione delle debolezze per quanto riguarda l’inflazione e il mercato del lavoro darebbe ragione alla Fed, la quale ha rinviato i rialzi sui tassi per il resto dell’anno, gli investitori potrebbero leggere questo come un segnale che l’economia è diretta verso una recessione, ciò sarebbe un segnale rialzista per l’oro.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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