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Oro: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Oro stabile grazie alla debolezza del dollaro o per gli acquisti della banche centrali

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Apr 9, 2019, 11:07 UTC

Dopo aver esaminato l'elenco dei fondamentali dietro al rialzo del metallo prezioso, dobbiamo concludere che è stata la debolezza del dollaro a generarlo, quindi oggi il nostro indicatore sarà proprio il biglietto verde e andremo a caccia di news

Oro: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Oro stabile grazie alla debolezza del dollaro o per gli acquisti della banche centrali

Martedì i future sull’oro sono in rialzo, con il mercato che guadagna supporto per il secondo giorno grazie alla debolezza del dollaro USA; oggi il biglietto verde sta perdendo terreno nei confronti di tutte le principali valute, ma è difficile individuarne con esattezza i motivi.

È difficile credere che chi investe in dollari abbia abbandonato il biglietto verde come bene rifugio, quindi è preferibile attribuirne la debolezza ai fattori tecnici e alla quadratura delle posizioni prima che vengano rilasciati i verbali di politica monetaria della Federal Reserve nell’incontro previsto mercoledì.

Alle 09.39 l’oro Comex in scadenza a giugno si attesta a $ 1.305,80, in aumento di $ 3,90 (+0,30%).

Non vanno ricercati i motivi della forza dell’oro, ma il dollaro USA va comunque tenuto sotto osservazione, dato che il metallo prezioso va di pari passo con l’andamento del biglietto verde.

Lunedì i trader hanno ipotizzatoche dietro al rialzo ci fossero gli acquisti a titolo di bene rifugio, perché in quel momento i mercati azionari erano più deboli; hanno cambiato idea dopo il recupero delle borse e dopo che i venditori aumentavano la pressione sul dollaro. I trader hanno anche detto che i motivi del rialzo di ricopertura degli scoperti andavano ricondotti ai fattori tecnici di ipervenduto.

Le news della settimana scorsa dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) secondo cui gli hedge fund e i money manager hanno ridotto le posizioni lunghe potrebbero essere un altro motivo del rimbalzo tecnico; dopotutto, perché non dare luogo a un rally dopo aver fatto fuori dal mercato le posizioni lunghe più deboli? Il fondo scambiato in oro più grande al mondo, il SPDR Gold Trust, la scorsa settimana ha fatto registrare una liquidazione importante. Lunedì ha subito, inoltre, un calo per la sesta sessione consecutiva. Questa mossa degli investitori non fa altro che generare altri dubbi sulla direzione del mercato dell’oro.

Il report misto sul lavoro USA di venerdì non è stato sufficiente a spostare l’oro, ma combinato con altri report indicanti debolezza nell’economia degli Stati Uniti potrebbe bastare per creare un minimo all’attuale livello di prezzo.

I trader sostengono che ci sono segnali di acquisti da parte delle banche centrali; i report indicano che nel mese di marzo la Cina e la Turchia hanno aumentato le proprie riserve auree dello 0,6%, ma sono notizie vecchie, a meno che non stiano comprando fino all’ultimo. Forse le banche centrali stanno vendendo il dollaro per aumentare le proprie posizioni lunghe nell’oro.

Previsione giornaliera

Dopo aver esaminato l’elenco dei fondamentali dietro al rialzo del metallo prezioso, dobbiamo concludere che è stata la debolezza del dollaro a generarlo, quindi oggi il nostro indicatore sarà proprio il biglietto verde e andremo  a caccia di news.

Negli Stati Uniti lunedì uscirà un report “leggero”, e i trader avranno l’opportunità di reagire all’indice NFIB Small Business, al JOLTS Job Openings e all’indice di ottimismo economico IBD/TIPP. Si potrebbe avere una reazione nelle coppie AUD/USD e NZD/USD se questi tre indici dovessero fallire al ribasso.

Gli investitori dovranno fare molta attenzione agli interventi dei membri del FOMC Randal Quarles e Richard Clarida; dovranno cercare indicazioni sulle future decisioni della politica della Fed in grado di impattare sul dollaro e sull’oro.

Quarles e Clarida sono intervenuti di recente:

Il 29 marzo, il vicepresidente della Fed, Randal Quarles, ha affermato che ulteriori aumenti dei tassi “a un certio punto potrebbero essere necessari”. Ha anche espresso fiducia nell’economia, affermando che il mercato del lavoro rimane forte, la produttività sta migliorando e che l’inflazione è sotto controllo. Il 28 marzo, il vicepresidente della Fed Richard Clarida ha affermato che la Fed non può ignorare l’esposizione degli Stati Uniti ai rischi provenienti dall’estero. “Si sente molto parlare delle ricadute della politica monetaria statunitense verso altre economie. Si sente parlare un po’ meno, tuttavia, di come gli shock globali influenzano l’economia degli Stati Uniti “, ha detto Clarida. Il prezzo dell’oro potrebbe stabilizzarsi se gli interventi di Quarles e Clarida dovessero avere un tono accomodante.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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