Tradotto con IA
I titoli hanno registrato una leggera ripresa giovedì, dato che Wall Street ha in gran parte ignorato le nuove tariffe annunciate sui chip, concentrandosi invece sulle ampie esenzioni che favoriscono la produzione negli Stati Uniti. Il Dow Jones Industrial Average ha salito di 226 punti, ovvero lo 0,5%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato rispettivamente lo 0,5% e lo 0,8%, grazie all’impulso registrato da semiconduttori e grandi nomi del settore tecnologico.
Il mercato ha reagito con calma all’annuncio delle tariffe da parte di Trump, dopo che è diventato chiaro come le misure escludano le aziende che operano all’interno degli USA. Trump aveva dichiarato una tariffa del 100% sui chip importati, riservando poi delle esenzioni per le imprese “impegnate” nella produzione domestica. Nvidia e AMD sono salite rispettivamente del 2% e del 3%, mentre il VanEck Semiconductor ETF ha registrato un aumento del 2%. Non si tratta esattamente di un mercato in preda al panico.
Apple ha aggiunto un ulteriore 2% in seguito alla promessa di spendere altri 100 miliardi di dollari per i fornitori statunitensi. I trader sembrano interpretare ciò come un impulso verso il riorientamento della produzione tecnologica negli USA, piuttosto che come un ostacolo.
Le richieste di sussidi di disoccupazione sono lievemente aumentate, attestandosi a 226.000, un valore leggermente oltre le stime, mentre le richieste continue hanno raggiunto il massimo dall’ultima parte del 2021. Il rapporto, comunque, non segnalava un deterioramento significativo del mercato del lavoro. Nel frattempo, la produttività non agricola è cresciuta meglio del previsto, con un incremento del 2,4% nel secondo trimestre, e i costi del lavoro unitari sono aumentati dell’1,6%. In sostanza, l’economia continua a mostrare segni di solidità, nonostante il rapporto sui posti di lavoro di luglio avesse suggerito un rallentamento dello slancio.
La volatilità si è fatta sentire in tutte le classi di attivi. La volatilità realizzata su un mese nei principali indici è tornata ai livelli che non si vedevano dallo scorso giugno. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno segnato un incremento rispettivamente dell’1,7% e del 2,5% finora in questa settimana, erodendo parte delle recenti perdite.
A parte il comparto dei chip, il settore dei consumi e della tecnologia ha riscosso successo. Peloton è salita del 10% dopo aver comunicato un utile a sorpresa. DoorDash e DraftKings hanno registrato un rialzo del 7% ciascuno, grazie a risultati trimestrali solidi. D’altro canto, Fortinet è crollata del 22% a seguito di una guida debole, ed E.l.f. Beauty ha perso l’11% in quanto le tariffe sui beni provenienti dalla Cina hanno inciso sui profitti.
Eli Lilly è scesa del 7% nonostante abbia superato le aspettative sugli utili e innalzato la guida, dimostrando che anche fondamentali solidi possono essere penalizzati se le aspettative sono eccessivamente alte. Airbnb ha registrato un calo del 6% a fronte di una guida cautelativa per il terzo trimestre, e Intel ha perso il 2% dopo che Trump ha criticato il suo CEO sui social media.
Attualmente, il prezzo dell’E-mini S&P 500 si mantiene sopra la media mobile a 50 giorni, attestandosi intorno a 6.215, e resta comodamente al di sopra della media mobile a 200 giorni, posta vicino a 6.024. Ciò indica che siamo ancora in un trend rialzista, sebbene il mercato si stia muovendo in un range limitato di recente. Il calo di inizio agosto, che ha portato il prezzo a 6.239, ha costituito un supporto, mentre il massimo di fine luglio a 6.468 funge attualmente da resistenza.
È probabile che i mercati continuino a consolidarsi, salvo l’arrivo di un catalizzatore. Il CPI della prossima settimana potrebbe infatti modificare le previsioni. Per ora, ci troviamo in un contesto di attesa – una situazione non necessariamente negativa, soprattutto dopo il recente rally.
Ulteriori informazioni sono disponibili nel nostro Calendario Economico.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.