Il vertice è stato un generale imbarazzo. Questo potrebbe essere il commento più efficace per descrivere una situazione che ha dell’incredibile. Se in generale il velo di incertezza e insicurezza affondano i mercati, per alcune imprese c’è un beneficio.
Risposte imbarazzanti, sguardi loquaci e silenzi degni del migliore episodio di House of Card. Nel vertice con il presidente russo Vladimir Putin in Finlandia, Donald Trump ha contraddetto l’intelligence statunitense, affermando che la Russia non aveva motivo di intromettersi nella campagna elettorale del 2016.
Dal lato opposto, niente di meno che il capo dell’intelligence americana, Dan Coats, che ha dichiarato la Russia responsabile di “continui e pervasivi tentativi” di indebolire la democrazia americana.
Ad osservare tutto questo, il presidente russo Putin che ha negato ogni interferenza con gli Stati Uniti, ovviamente. Nonostante tutto questo abbia già dell’incredibile, i due presidenti hanno tenuto quasi due ore di colloqui faccia a faccia in privato e senza i loro consulenti a Helsinki nella giornata di lunedì.
La risposta dalla classe dirigente statunitense non si è fatta attendere con l’ex direttore della CIA che dichiara in un tweet: “Not only were Trump’s comments imbecilic, he is wholly in the pocket of Putin”.
Da parte del gigante russo invece, solo affermazioni di poca collaborazioni e critiche verso le accuse di aver influenzato le elezioni statunitensi.
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L’attuale situazione economica e politica internazionale sta volgendo verso un periodo che potrebbe rivelarsi inaspettatamente turbolento. La lunga alleanza politica e commerciale fra Stati Uniti ed Europa sembra vacillare sotto i colpi di politiche commerciali nazionaliste e relazioni politiche inaspettate.
Tutto questo affonda i principali listini europei che si stanno ancora leccando le ferite dopo la discesa di lunedì. Nonostante ci si aspetti una graduale ripresa di valore, altre sorprese potrebbero essere in agguato come conseguenza del vertice di Helsinki.
Sebastiano ha un background in Business Administration con esperienze di studio alla Boston University. Dopo i suoi studi ha proseguito la sua carriera come consulente in aziende quali Accenture e Deloitte. In entrambi i casi si è focalizzato in ambito fintech coniugando la passione per la tecnologia al suo lavoro. Attualmente scrive di come la tecnologia influenza l’economia su alcuniportali online.