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I Mercati Guardano al Summit tra Putin e Trump: gli Andamenti delle Principali Borse Europee

Da:
Alberto Ferrante
Aggiornato: Mar 8, 2020, 14:20 UTC

Il vertice bilaterale tra Putin e Trump sarà la prima occasione per discutere dei rapporti con la Siria, con l'Ucraina e dell'equilibrio strategico tra le due potenze. Le principali Borse europee mostrano risultati molto eterogenei, con Londra in calo, Parigi e Francoforte stabili e Piazza Affari in miglioramento.

Summit Trump Putin Borse Europee

Oggi gli occhi dei mercati finanziari di tutto il mondo sono puntati sul Summit di Helsinki, che costituirà il primo incontro bilaterale tra Vladimir Putin e Donald Trump.

A riguardo, il Presidente americano ha appena dichiarato l’intenzione di andare d’accordo con la Russia nonostante i critici rapporti degli ultimi anni. Putin ha invece affermato che i contatti con la Casa Bianca sono costanti e profondi, tra discussioni al telefono e incontri nel corso di eventi internazionali. Adesso però, continua il Presidente russo, è il momento di discutere nello specifico dei rapporti bilaterali e dei “punti nevralgici internazionali”.

Tra i dossier caldi dell’incontro di Helsinki, troveranno certamente spazio i rapporti con la Siria e con l’Ucraina, il Russiagate e l’equilibrio strategico.

Proprio quest’ultimo punto rappresenta uno dei temi più caldi per la Russia, che punta a mantenere il trattato INF sui missili di corto e medio raggio, rinnovando anche il trattato START, con scadenza nel 2021. L’interesse della Russia sembrerebbe quello di ridurre lo sviluppo delle armi nucleari americane, puntando su un gruppo di lavoro bilaterale.

Oggi, i mercati finanziari europei hanno aperto la seduta con risultati molto altalenanti, come diretta conseguenza del Summit. La Borsa di Francoforte è rimasta stabile, così come quella di Parigi, mentre Londra ha perso lo 0,63%, anche a causa del rafforzamento della sterlina, e Piazza Affari ha riportato una variazione del +0,11% sul FTSE MIB.

A trainare la variazione in Italia è il settore delle telecomunicazioni, che dopo il terremoto delle ultime settimane mostra un incremento dell’1,30%, e quello alimentare, con un +0,95%.

Il calo peggiore si registra invece sul settore automotive, in contrazione dello 0,50%, e su quello petrolifero, che fa registrare un -0,45%.

Tra i migliori risultati, spiccano le performances di UBI Banca (+1,81%), Italgas e Juventus, mentre Ferrari è ancora in contrazione e perde oltre l’1,30%. Sorte simile anche per OVS, che cede, in questo momento, l’1,47%.

Nel complesso, le borse europee risentono delle vendite sul petrolio, che ha perso quasi il 2% nelle ultime ore. Sul mercato valutario, l’euro invece si apprezza verso il dollaro, salendo a 1,173; lo spread tra Btp e Bund è in rialzo e i decennali italiani salgono dal 2,56% al 2,74%.


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Nel frattempo, i più recenti dati cinesi mostrano un lieve rallentamento, con un PIL in crescita del 6,7%, leggermente al di sotto delle stime. In compenso, le vendite al dettaglio superano l’obiettivo dell’8,8% e la produzione industriale registra un rialzo del 6%.

Donald Task, il presidente del Consiglio Europeo, ha dichiarato che l’Europa, la Russia, gli Stati Uniti e la Cina devono collaborare costantemente, così da rafforzare l’ordine commerciale globale. E’ stato richiesto alla Cina di adottare una serie di misure in grado di rendere il commercio più aperto e inclusivo, mentre si auspica una riforma del Wto.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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