Dopo la Discesa il Dogecoin Incontra il Primo Vero Supporto

Il prezzo del Dogecoin ha registrato una perdita provvisoria di oltre il 40% dal suo massimo del 1° novembre, ed era probabile che ne sarebbe seguito un ulteriore pressione ribassista se l’intervento di una zona di supporto fosse arrivato troppo tardi.

Il rialzo di fine ottobre/inizio novembre ha portato il DOGE ai primi posti nella metrica del coinvolgimento dei social media intorno alle crypto. Giustamente questo entusiasmo è arrivato sulla scia dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, e alcune voci secondo cui il Dogecoin potrebbe essere utilizzato come pagamento all’interno di Twitter per vari servizi hanno alimentato i recenti impulsi rialzisti.

Cresce un’importante metrica sul Dogecoin

Il 1° novembre, in concomitanza della formazioni di un nuovo massimo da aprile, l’Open Interest sul DOGE ha raggiunto il picco di 754 milioni di $ che lascia presagire un ritorno dell’interesse da parte degli investitori crypto sulla meme coin. Tuttavia, da allora è sceso a 291 milioni di $, secondo gli ultimi i dati di Coinglass.

Insieme al calo dell’Open Interest, ovviamente anche la quotazione ha virato al ribasso. Probabilmente questa fase ribassista è il fisiologico movimento dopo che i rialzisti che hanno guidato il rally hanno probabilmente iniziato a prendere profitto.

Soprattutto sulla scia dei recenti eventi, molti trader speculatori sono rimasti probabilmente in disparte in attesa che si sviluppasse un’ulteriore azione long sui prezzi. Sebbene da un punto di vista tecnico il DOGE potrebbe subire un rimbalzo, tuttavia la struttura di mercato del Dogecoin si è spostata verso un’inclinazione ribassista.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni Dogecoin

Come anticipato, la struttura di mercato del Dogecoin (quotato al momento della scrittura a 0,0844 $) ha un’inclinazione ribassista ma è ben evidente che questa struttura è stata frenata da un supporto di vecchia data a 0,0750 $, formatosi a maggio 2022. Ora resta da attendere se il supporto reggerà poiché un rimbalzo riporterebbe il momentum a favore dei rialzisti.

Due gli obiettivi di breve/medio termine dell’eventuale ripresa del movimento long, rappresentati dai limiti inferiore e superiore dell’area di supply (0,1365 $, toccato il 1° novembre, e 0,1783 $).

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