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Tether e la stablecoin USDT più usata al mondo

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jun 2, 2019, 08:23 UTC

Guida alla stablecoin USDT di Tether Operations Limited. Storia e funzionamento della prima stable coin della storia: le luci e le ombre

Tether USDT

Se bitcoin è la prima criptovaluta della storia, USDT è la prima stablecoin, ovvero uno speciale token che teoricamente dovrebbe avere un valore stabile perché legato 1:1 ad un asset reale come il dollaro USA o altro asset fisico.

USDT è il token della società Tether Limited, che a sua volta è legata a doppio filo all’exchange Bitfinex di proprietà della iFinex Inc.

La storia di USDT è lunga e da sola riempirebbe più e più pagine. In questa guida alla stablecoin USDT cercheremo di condensare la storia, ma anche di capirne il successo e l’utilità nel sistema delle criptovalute e come si compra USDT ovviamente.

Partiamo dalla storia.

Tether Limited e USDT: un po’ di storia

Secondo il profilo aziendale su LinkedIn, Tether Operations Limited è stata fondata nel 2014, come società non quotata e residente in Hong Kong.

Tether ha costituito una serie di stablecoin legate uno a uno al dollaro USA (USDT), all’euro (EURT) e allo yen giapponese (JPYT).

Dei tre quello che di fatto è in uso presso gli exchange è USDT, mentre degli altri non vi è alcuna traccia (fonte: CoinMarketCap.com e CoinGecko.com).

CoinMarketCap registra i primi segnali di trading per il token USDT il 7 marzo 2015, il capitale di mercato era di 215.600 USD e il volume giornaliero di appena 115 USD.

Per lungo tempo il token rimase con un valore davvero stabile a 1 USD, ma a partire dal 20 aprile del 2017 le cose cambiarono. Come si può notare nel grafico qui sotto anche la stablecoin USDT iniziò ad oscillare, pur restando sempre nei pressi di 1 USD di valore.

Grafico USDT

Questo è avvenuto perché da aprile 2017 in poi, il mercato delle criptovalute esplose. Numerosi trader si accostarono al mercato attratti dal valore costantemente in crescita dei crypto asset.

Non solo, già da tempo numerosi exchange utilizzavano USDT come valuta di scambio nei confronti delle altre criptovalute esistenti. L’uso generalizzato e sistematico di USDT come token di riferimento per un’ampia fetta del mercato, lo ha di fatto elevato ad asset di riferimento per gli scambi in criptovalute.

Ed ecco che il suo valore non è più riuscito ad essere perfettamente stabile, dati gli intensi scambi tra domanda ed offerta del token stesso.

Il team di Tether Limited

I volti davvero chiave di Tether sono:

  • JL Van Der Velde;
  • Giancarlo Devasini;
  • Stuart Hoegner.

C’è quindi anche un italiano dietro Tether, ma c’è di più di questo perché gli stessi del team Tether, sono anche le figure chiave dietro Bitfinex.

USDT nasce quindi come la stablecoin dell’exchange Bitfinex, come il token nei confronti del quale scambiare le altre criptovalute presenti sul cryptocurrency exchange.

Le accuse nei confronti di Tether

Tra il 2017 e gli inizi del 2018 in particolare, Tether è stata più volte accusata di aver creato un token non realmente legato a riserve di dollari, l’accusa è sempre stata rigettata ma i dubbi sulla trasparenza di Tether permangono ancora oggi dal momento che non hanno mai reso pubblici i documenti o le prove che dimostrano il reale legame tra i 3,4 miliardi di USDT circolanti e il corrispettivo in USD.

Alla fine Tether una parziale ammissione l’ha dovuta fare, scrivendo che in realtà non tutti gli USDT sono legati al dollaro, ma anche ad altri asset fisici.

Tether, inoltre, aveva perso l’appoggio di alcune banche, di fatto lasciando parte dei suoi token non legati all’USD.

Come funziona USDT

USDT è un token legato (teoricamente) 1:1 al dollaro USA. Il token è nato sulla blockchain Bitcoin, generato attraverso Omni Layer, un particolare protocollo che consente la generazione di token anche sulla Bitcoin Network. Omni Layer è poco utilizzato a causa della lentezza delle transazioni e del limite giornaliero di transazioni bitcoin generabili.

Per questo motivo tutte le successive emissioni di token USDT (e ce ne sono state tante e tutt’ora proseguono), sono avvenute su Ethereum usando lo standard ERC20. Ma Tether ha utilizzato anche Tron per generare smart contract che contenessero emissioni di token USDT.

Ad oggi possiamo quindi affermare che USDT è un token multipiattaforma, emesso in parte sulla Bitcoin blockchain, in parte sulla Ethereum blockchain e in parte sulla Tron blockchain.

Come questo è possibile? Niente di più semplice in realtà, perché chiunque ne abbia le competenze informatiche potrebbe come Tether creare il suo token crittografico multi-blockchain generando un contratto su molteplici piattaforme decentralizzate.

USDT la stable coin più usata

USDT è la stable coin più usata al mondo, esistono exchange che hanno basato l’intero business su USDT per anni. Alcuni exchange dove non si fa trading con le valute fiat, usano USDT come surrogato di USD.

In particolare i primi anni, quando la mancanza di competenze era molta, era facile per i trader confondere la coppia BTC/USDT per BTC/USD, ma non sono per nulla la stessa cosa.

Un volume di scambio più intenso del bitcoin

USDT ha un volume di scambio giornaliero più intenso di bitcoin, nelle ultime settimane il volume di scambio nelle 24 ore ha superato quello di BTC di circa 1 miliardo di USD di controvalore per poi attestarsi a solo mezzo miliardo.

Volume USDT 24 ore

Questo dato fa capire quanto USDT sia diventato fondamentale per i mercati di scambio delle criptovalute.

USDT e il rischio default dell’intero trading in criptovalute

Un così forte legame, ed anche dipendenza tra USDT e i mercati delle criptovalute ha portato più volte gli esperti ad analizzarne i rischi. In particolare per la mancanza di una totale trasparenza da parte della società.

Cosa potrebbe accadere se USDT dovesse improvvisamente sparire o se un Governo fosse in grado di porre la società sotto sequestro e di “mettere i sigilli” a tutti gli USDT?

Facile immaginare il tracollo totale del mercato delle criptovalute.

Le stable coin alternative

Dato il rischio legato alla troppa dipendenza dei mercati da USDT, ma anche per altri motivi che qui non possiamo elencare per ragioni di spazio, altre società hanno istituito la propria stablecoin. I risultati, però, non sono paragonabili ad USDT, le altre stable coin (USDC, GUSD, ecc) restano marginali.

Come si compra USDT?

Dopo bitcoin è il crypto asset più facile da comprare, se non ancora più semplice. L’abbondanza di coppie di trading disponibili è enorme, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Visita la pagina https://coinmarketcap.com/currencies/tether/#markets per un elenco di mercati disponibili.

Quale il futuro di USDT?

Tether è sotto inchiesta nello stato di New York negli USA per aver movimentato 850 milioni di USD con Bitfinex. Una movimentazione che è stata considerata non lecita, ma su cui i legali di Tether stanno dando battaglia ed hanno ottenuto un primo successo legale.

Il futuro delle stable coin è roseo, anche la Banca Centrale Europea le prenderebbe in considerazione. Il futuro di USDT sarà altrettanto roseo?

Continua a leggere le notizie su fxempire.it per tenerti aggiornato.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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