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Commodity ETF con cui combattere l’inflazione galoppante

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Mar 3, 2022, 14:40 UTC

Come investire con i Commodity ETF attraverso cui combattere l’inflazione galoppante e contrastare le crisi geopolitiche in atto.

Commodity ETF

In questo articolo:

L’inflazione galoppa a briglie sciolte, un potente intreccio di fattori negativi stanno spingendo su i prezzi delle materie prime e costringendo alla revisione di spesa i consumatori, mentre gli Istituti di ricerca su temi economici che si occupano di analizzare la crescita del PIL temono di dover rivedere al ribasso le stime.

Come difendersi da tutto ciò? Un aiuto in nostro favore giunge dai commodity ETF, ovvero da quei fondi negoziati in borsa legati alle materie prime.

In questa guida ai commodity ETF più redditizi, vogliamo sia presentare i migliori ETF legati alle materie prime, ma anche cosa sono i commodity ETF per dare all’investitore una introduzione al tema di investimento prima di approcciarlo.

Se non sai cosa sono i fondi negoziati in borsa, exchange traded fund (ETF) leggi la nostra guida dedicata.

Cosa sono i commodity ETF?

I commodity ETF sono degli exchange traded fund, il cui obiettivo è replicare passivamente un indice di azioni del settore delle materie prime.

A nostra disposizione troviamo diversi tipi di commodity ETF, che potremmo considerare “settoriali” perché dedicati a un gruppo specifico di materie prime, mentre altri hanno una composizione più generale a copertura dell’intero segmento.

  • Commodity ETF materie prime agricoltura.
  • Commodity ETF materie prime energia.
  • Commodity ETF materie prime metalli.

Questo tipo di fondo passivo legato alle commodity, investe peculiarmente in società quotate in Borsa attive nell’estrazione di materie prime, trattamento e loro commercializzazione.

Ad esempio, se guardiamo ai metalli in un ETF materie prime troveremo società di estrazione mineraria e acciaierie. Mentre per i metalli preziosi anche catene di gioiellerie quotate in Borsa.

Entrano i questo tipo di ETF anche società che producono strumenti legati al comparto delle commodities. Ad esempio, produttori di macchinari per l’agricoltura.

Concludendo il paragrafo. Cosa non sono i commodity ETF. Lo strumento non investe direttamente nelle materie prime, ma in titoli azionari. Se sei alla ricerca di fondi negoziati in Borsa che investono in materie prime, dovrai invece rivolgerti agli ETC: exchange traded commodity.

Perché investire in un Commodity ETF?

Prendere in considerazione un ampliamento del portafoglio finanziario per includere uno o più commodity ETF, è una operazione che può aiutare l’investitore a diversificare in determinate condizioni.

  1. In particolare quando le materie prime schizzano su prezzi storici e/o massimi di periodo causando inflazione nell’economia.
  2. Oppure per trarre vantaggio dal rialzo di prezzo previsto per materie prime in ascesa come il litio, o il nickel, o ancora il cobalto. Esistono, infatti, ETF specializzati nell’investimento di singole materie prime come il Global X Lithium & Battery Tech UCITS ETF, o il L&G Hydrogen Economy UCITS ETF, quotati anche a Milano.

Va sottolineato, tuttavia, che gli ETF sulle materie prime non vanno considerati come un veicolo d’investimento per proteggere il capitale dalla perdita di valore, come avviene con gli investimenti in oro. Non sono uno “store of value”.

Pro e contro degli ETF materie prime

Gli ETF materie prime presentano da un lato dei vantaggi, ma anche degli svantaggi, o meglio, dei rischi da considerare. Di seguito in sintesi i pro e i contro degli ETF materie prime.

Pro

  • Proteggono contro il caro commodities.
  • Proteggono adeguatamente contro l’inflazione.
  • Nei periodi di stress energetico o di carenza delle materie sorreggono le sorti del portafoglio.

Contro

  • La scoperta di nuovi giacimenti o pozzi abbatte il prezzo delle materie prime.
  • L’assenza di blocchi alle esportazioni e di tensioni geopolitiche tra aree geografiche chiave raffredda sensibilmente i prezzi delle commodity.
  • La transizione energetica in atto sul lungo periodo potrebbe stravolgere il valore di alcune materie prime.

Va aggiunto, ancora, che in caso di siccità o tempeste climatiche i prezzi delle materie prime agricole ricevono un forte impulso rialzista.

Conviene investire in Commodities ETF?

Domandiamoci a questo punto se conviene investire in commodities ETF. La risposta è nell’intreccio di effetti che possono generare i seguenti fattori:

  • colli di bottiglia o rallentamenti nella catena di fornitura;
  • crisi climatica e tensioni geopolitiche (guerra commerciale, guerra stile Russia contro Ucraina);
  • aumentata esigenza di una materia prima o sua scarsità.

Questi fattori possono portare ad un aumento considerevole dei prezzi delle commodity, e di riflesso di tutti quei prodotti realizzati con essi.

In altre parole, i commodity ETF convengono quando vogliamo proteggerci contro tensioni internazionali, scarsità di materie prime o blocchi nelle forniture.

Tale classe di attivo andrebbe poi venduta quando le condizioni che hanno causato l’aumento dei prezzi vengono meno.

Alcuni ETF da considerare

Veniamo dunque ai commodity ETF da prendere in considerazione per investire nella crescita delle materie prime.

Due di questi li abbiamo citati in precedenza, qui li riproponiamo con alcuni dettagli sulle loro caratteristiche. Sono tutti disponibili sulla Borsa di Milano.

  • Global X Lithium & Battery Tech UCITS ETF: il litio è fondamentale per la produzione di batterie dei dispositivi elettronici e per i veicoli da trasporto. Include tutte quelle società che a vario titolo operano con il litio e la produzione o uso delle batterie al litio.
  • L&G Hydrogen Economy UCITS ETF: fondo legato all’economia dell’idrogeno che nei prossimi decenni è attesa ricevere un forte impulso dalla crescente adozione, sostenuta dalle recenti scoperte tecniche che ne ampliano l’uso in campo trasporti ed energetico. Sono incluse nell’indice di riferimento le società attive nel settore che lo producono a zero o basse emissioni. Una alternativa è il VanEck Hydrogen Economy.
  • AuAg ESG Gold Mining UCITS ETF: l’ETF è legato all’estrazione dell’oro, investe in tutte quelle società che si occupano della ricerca di giacimenti auriferi, di escavazione, finanziamento delle miniere di oro, estrazione, raffinazione del metallo prezioso e spedizione. Una alternativa è il L&G Gold Mining UCITS ETF.
  • VanEck Rare Earth / Strategic Metal: questo fondo investe nell’insieme delle terre rare attraverso l’acquisto di titoli azionari che traggono il 50% dei loro ricavi dalle attività svolte con i metalli strategici e le terre rare. Fino al 60% dei fondi possono essere investiti nella Borsa di Shanghai o di Shenzhen.
  • BNP Paribas Energy & Metals Enhanced Roll ETF: il fondo replica l’omonimo fondo quotato alla Borsa di Parigi, per replicare l’andamento di un paniere di società operanti con i metalli industriali, i metalli preziosi e l’energia.
  • ZKB Platinum ETF A (CHF): disponibile sulla Borsa di Zurigo e denominato in franchi svizzeri, come strategia di investimento acquista il prezzo a pronti del platino e il prezzo del platino in dollari statunitensi.
  • VanEck Vectors Global Mining UCITS ETF USD A: l’indice di riferimento è EMIX Global Mining Constrained Weights e replica le società globali che operano primariamente nelle industrie di estrazione di metalli e minerali. L’indice è ponderato sulla base della capitalizzazione di mercato, rettificato per il flottante e copre i mercati sviluppati e i mercati emergenti.

Concludendo

Hai appreso cosa significa investire in commodity ETF, che si differenziano dai commodity ETC perché questi ultimi investono direttamente in una materia prima, mentre i primi in titoli azionari di società quotate in Borsa che svolgono attività nel segmento delle commodities.

Prosegui l’approfondimento scoprendo cosa sono e come funzionano gli short ETF e short ETC.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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