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Attenzione: Quello che Elon Musk e Bill Gates Sanno sull’Intelligenza Artificiale

Da:
Bob Mason
Aggiornato: Apr 23, 2018, 07:41 UTC

I discorsi sulla robotica e sull'intelligenza artificiale non sono una novità, visto che il mondo è stato esposto per anni ai film di fantascienza, ai robot più realistici in film come The Blade Runner. Scopri le forme piu' comuni di AI oggi!

Intelligenza Artificiale AI

I discorsi sulla robotica e sull’intelligenza artificiale non sono una novità, visto che il mondo è stato esposto per anni ai film di fantascienza, ai robot più realistici in film come The Blade Runner, che era certamente avanti rispetto alla mentalità di quel periodo ed invece ora è un’immagine più verosimile di ciò che ci aspetta. E non dimentichiamo C3PO e R2DT, creazioni di George Lucas. Per intelligenza artificiale non si intende solo quella riguardante la robotica, bensì, ogni forma di intelligenza manifestata da una macchina, piuttosto che da una forma di vita naturale; un’intelligenza che rappresenta la capacità di una macchina di dimostrare funzioni cognitive simili a quelle della mente umana, incluso l’apprendimento ed il problem-solving.

Ad oggi, secondo Forbes, 10 potenti esempi di intelligenza artificiale utilizzati oggi sono DeepMind di Google, mentre le forme di IA più comuni oggi sono:

Siri: l’assistente personale di Apple, attivato tramite voce, utilizza la tecnologia di apprendimento automatico per diventare più intelligente e quindi più abile nel prevedere e comprendere domande e richieste.

Alexa: Introdotta da Amazon, è in grado di riconoscere la voce da qualsiasi punto della stanza, aiutando gli utenti a cercare informazioni sul web, acquistare online, pianificare appuntamenti, impostare sveglie, ecc., Per non parlare della creazione di un ambiente di casa più smart.

Tesla: Il pilota automatico per le auto è la caratteristica chiave, ma Tesla possiede anche capacità predittive, con veicoli sempre più intelligenti.

Cogito: Considerato una delle più potenti forme di I.A. esistenti oggi, è in grado di migliorare l’intelligenza emotiva dei responsabili del servizio clienti sul mercato. Cogito fonde machine learning e scienza comportamentale.

Boxever: Si concentra sul machine learning per migliorare l’esperienza del cliente nel settore dei viaggi.

John Paul: Algoritmi predittivi per le interazioni con i clienti, consentono a John Paul di determinare i bisogni e i desideri dei viaggiatori a un livello estremo, offrendo servizi di concierge per milioni di clienti in tutto il mondo, incluso Visa.

Amazon: Forse non sorprende che Amazon.com appaia due volte nella lista, con la compagnia che diventa eccezionalmente efficiente nel prevedere quali acquirenti sono interessati ad acquistare in base a modelli comportamentali online.

Netflix: Un altro esempio di successo della tecnologia predittiva, che analizza miliardi di parametri per poter consigliare scelte cinematografiche appropriate in base alle selezioni e valutazioni precedenti.

Pandora: Tecnologia musicale etichettata come DNA musicale, suggerisce canzoni basandosi su 400 parametri musicali.

Nest: Questo è un termostato intelligente acquisito da Google nel 2014 e che adesso può essere controllato da Alexa. Nest utilizza algoritmi comportamentali per apprendere le esigenze di riscaldamento e raffreddamento, gestendo le temperature interne a casa e in ufficio.

Considerando dove siamo oggi riguardo l’I.A., è probabile che il ritmo di crescita aumenti mentre vediamo automobili intelligenti, smartphone, smart-watch diventare sempre più smart sottraendo all’utente il controllo necessario.

Ci aspettiamo che l’A.I. si evolva ad un livello tale che, in futuro la robotica non sarà legata solo al settore manifatturiero ma presente in tutto il settore terziario e la combinazione delle 10 I.A. precedentemente citate sarà probabilmente solo una piccola parte delle capacità della tecnologia moderna.

Chi ha bisogno di ricordare un anniversario o un compleanno e fa fatica a scegliere i regali giusti, quando i nostri robot domestici avranno già analizzato, valutato ed acquistato online il regalo più adatto senza che il compratore, meno intelligente di una macchina ma pur sempre intelligente, dica una parola.

Bill Gates, Stephen Hawking ed Elon Musk Ci Mettono in Guardia Riguardo l’IA

Ci sono opinioni contrastanti circa il progresso dell’intelligenza artificiale e, come per qualsiasi cosa nuova, esistono gli scettici e quelli che la accolgono senza problemi.

Elon Musk è forse stato il più fervido oppositore riguardo l’I.A. negli ultimi tempi, nonostante sia tra i CEO più lungimiranti dei tempi moderni. Tesla sicuramente non è nata nel Medio Evo e probabilmente farà ulteriori progressi in I.A. rispetto a molti dei suoi concorrenti.

Musk considera la corsa all’intelligenza artificiale della Silicon Valley come qualcosa di cui preoccuparsi, e crede che tutti dovrebbero temere ciò che è all’orizzonte, ovvero una possibile ascesa al potere da parte dei giganti del machine learning.

Uno dei più noti creatori di I.A. è Demis Hassabis, il co-fondatore del London Laboratory DeepMind.

I due erano presenti alla fabbrica di missili SpaceX di Musk, mentre Musk parlava di quello che considerava essere il progetto globale più importante: facilitare la colonizzazione interplanetaria.

Hassabis aveva una visione completamente diversa, vedendo il suo progetto come il più importante del mondo: creare non una semplice intelligenza artificiale, ma una super-intelligenza artificiale.

Se prima c’erano dubbi sul pensiero di Musk riguardo l’Intelligenza Artificiale, ora la sua risposta è chiara. La colonizzazione interplanetaria è da considerarsi più importante al fine di fornire agli umani un piano B nel caso in cui un’I.A. diventasse malvagia e si rivoltasse contro la razza umana. Hassabis scherzando ha replicato che “l’I.A. semplicemente avrebbe seguito gli uomini fino a Marte”.

Hassabis è considerato lo Yoda dell’I.A., quindi quanto velocemente i progressi saranno fatti avrà poco a che vedere con l’eventuale apertura mentale a tale concetto, e intanto l’intelligenza artificiale si insinua nella vita di tutti i giorni con poche persone consapevoli del punto in cui siamo oggi e dove saremo domani.

È abbastanza ovvio che Musk temi ciò che ci aspetta. Forse la prospettiva del giorno del giudizio in stile Terminator, in cui l’Intelligenza Artificiale dà il via alla Terza Guerra Mondiale e assume il controllo del mondo, è ciò che Musk si aspetta in futuro e diciamocelo, se arrivassimo al punto in cui le macchine saranno in grado di auto-apprendere, ci sarebbe ben poco da sperare per l’intelligenza naturale e i suoi limiti.

Shane Legg, socio di Hassabis a DeepMind, ha una visione più semplice, credendo che probabilmente la razza umana si estinguerà a causa anche della tecnologia.

Potrebbe sembrare egocentrismo da star, ma se ci pensate, è una visione più che ragionevole rispetto alla distruzione dell’ecosistema a causa del riscaldamento globale.

Musk era un investitore della DeepMind prima che venisse acquisita da Google nel 2014 e quando gli è stato chiesto perché ci avesse investito, ha risposto dicendo che l’aveva visto come un’opportunità per tenere d’occhio lo sviluppo dell’I.A. L’amministratore delegato di Tesla potrebbe riconsiderare lo sviluppo delle automobili che si guidano da sole al punto da ritenere che sia meglio restare a casa piuttosto che andare a bere qualcosa con gli amici il venerdì sera o, addirittura, partecipare a una riunione di strategia anti-I.A.

Musk, tuttavia, non è l’unico CEO moderno a prestare attenzione, con Bill Gates che è certamente in cima alla classifica quando si tratta di progressi tecnologici.

In qualità di ex uomo più ricco del pianeta, è una buona scusa per il co-fondatore di Microsoft desiderare che il controllo del pianeta rimanga nelle mani dell’umanità. Sorprendentemente, Gates ha una visione diversa e tra tutte le cose che vorrebbe vedere in futuro, ha semplicemente affermato che gli piacerebbe vedere un’I.A. svilupparsi al punto tale che i computer possano leggere e comprendere le informazioni allo stesso modo degli umani.

Mentre Gates vorrebbe assistere alla crescita dell’I.A., ha affermato anche che gli umani devono essere preoccupati riguardo la minaccia dell’Intelligenza Artificiale, aggiungendo in qualche modo anche la sua perplessità riguardo alla mancanza di preoccupazione delle persone riguardo alla possibilità che l’I.A. possa alla fine diventare troppo avanzata da poter essere controllare dagli esseri umani.

Gates afferma di essere d’accordo con Elon Musk, preoccupato di come la Super-Intelligenza Artificiale possa nel caso prendere il sopravvento.

Se Gates e Musk non siano di così alto profilo da sollevare preoccupazioni su ciò che ci attende, se non per la nostra generazione, quanto per la prossima, anche il professor Stephen Hawking ha espresso il suo timore, affermando di credere che le macchine con I.A. potrebbero “sancire la fine della razza umana”.

Mr. Horvits di Microsoft, che gestisce il Microsoft Research Lab, non è d’accordo con Musk, Gates e Hawking, vedendone solo i vantaggi, che sono numerosi, ma come sempre, c’è sempre un prezzo da pagare.

La Prossima Battaglia? Intelligenza Umana vs Artificiale

La battaglia Uomo vs Macchina va avanti da tempo, con il continuo sviluppo dei computer che hanno già avuto un grande impatto in diversi settori, portando a una minore necessità di intervento umano.

Negli ultimi tempi, forse la più grande perdita per le macchine è stata l’automazione nel settore manifatturiero mentre la robotica si è evoluta negli ultimi decenni e alcune aziende hanno cercato di ridurre i costi fissi in un mondo di margini sempre più bassi.

Il produttore ben noto Foxconn ha annunciato alla fine del 2016 che la Società aveva un piano composto da 3 fasi per automatizzare le sue fabbriche cinesi, usando software e unità robotiche interne, conosciute come Foxbot.

  • La fase 1 riguardava l’automazione dei lavori pericolosi o ripetitivi che i lavoratori non erano disposti a fare.
  • La fase 3 prevedeva l’automazione di intere fabbriche con un numero minimo di lavoratori assegnati ai processi di produzione, logistica, collaudo e ispezione.
  • Le proiezioni prevedono il 30% di automazione nelle fabbriche cinesi entro il 2020.
  • Foxconn può produrre 10.000 Foxbot all’anno e a marzo ha annunciato che la società aveva automatizzato 60.000 posti di lavoro in una delle sue fabbriche.

L’investimento iniziale potrebbe essere costoso, ma poiché i costi di produzione dei robot diminuiscono con l’aumentare della domanda e della concorrenza per la quota di mercato, ci aspettiamo che l’automazione aumenti.

  • Si prevede che la fornitura annuale mondiale di robot industriali aumenterà ogni anno del 15% tra il 2009 – 2018.
  • Si prevede inoltre che la fornitura di machine automatizzate in Asia/Australia vedrà i maggiori tassi di crescita.

Negli ultimi 6 anni, l’uso di robot industriali è quasi triplicato: la crescita è attribuita al mercato asiatico dove c’è minor pressione sociale.

I numeri ci sono e questo è solo la punta dell’iceberg mentre la robotica inizia a svilupparsi non solo nel settore manifatturiero ma anche in campo medico, dei trasporti e molti altri.

Mentre continuiamo a consolarci con la consapevolezza che non tutti i lavori possono essere rimpiazzati dalle macchine, la vera domanda da porsi riguardo l’evoluzione dell’intelligenza artificiale negli anni a venire è se esisteranno ancora lavori che una macchina non saprà fare meglio di un uomo. Gli umani al momento hanno migliori qualità rispetto alle macchine.

Il Buono, il Brutto e lo Spaventoso

Facendo un passo indietro, potremmo considerare gli aspetti buoni, brutti e spaventosi dell’IA, mentre i governi sono più interessati a controllare altri settori come quello medico. Per ora, almeno, tutti e tre gli aspetti sono più che semplici possibilità, in quello che sembra essere un processo a 3 fasi, in cui ci si aspetti che la razza umana inizialmente abbracci il progresso dell’IA e tutti i suoi benefici, prima che l’IA diventi troppo intelligente.

Ovviamente, i benefici sono infiniti quando consideriamo tutti i lavori più umili, ma il vantaggio chiave considerato da molti è che l’IA possa replicare le decisioni e le azioni umane, eliminando al contempo i difetti degli esseri umani, come fatica ed emotività.

Basti vedere le ore di lavoro di medici e chirurghi. Preferiresti essere operato mentre sei in condizioni di vita o di morte da un chirurgo stanco o da un robot completamente carico?

Con la robotica che crea anche la possibilità di sostituire gli uomini in lavori più pericolosi come quelli in miniera, alcuni potrebbero considerare tutto ciò positivamente, mentre altri potrebbero non essere contenti del fatto che le macchine hanno continuato a sostituire gli uomini negli ultimi decenni e, più intelligenti diventano, più rapida continuerà ad essere questa sostituzione.

Abbiamo parlato delle paure di molti riguardo il progresso dell’IA e naturalmente ci sono anche i valori etici e morali da considerare, ma in definitiva l’elemento più negativo dell’intelligenza artificiale è il fatto che le macchine sono in grado di immagazzinare enormi quantità di dati. Se l’intelligenza artificiale raggiungerà livelli inimmaginabili, perché le aziende dovrebbero pensare di assumere uomini, quando i robot saranno in grado di lavorare gratuitamente 24/7, senza i costi delle Risorse Umane, degli aumenti salariali e dei bonus mentre gli unici costi da sostenere sarebbero l’acquisto, lo sviluppo e la manutenzione dei robot?

Una volta che il mondo cadrà nella disoccupazione di massa, indubbiamente l’anarchia prevarrà e se all’IA venisse data carta bianca come desiderano i suoi sviluppatori, sarebbe solo una questione di tempo prima che i creatori diventino vittime del proprio successo, perdendo il controllo, con l’umanità governata da una “razza” che non ha scelto.

La natura umana ha un non so che di autodistruttivo, la vita umana è fallibile alla creazione dell’umanità. L’Intelligenza Artificiale è stata vista come un modo per affrontare le debolezze dell’umanità, ma alla fine, l’IA è più che probabile che identificherà in noi le vere debolezze e prenderà il controllo piuttosto che stare a guardare ed essere dominata. Un esempio è John Connor e la resistenza umana contro le macchine, con Skynet come nemico. Quale azienda porterà alla creazione di Skynet non è ancora chiaro, ma una simile realtà è possibile e Gates, Musk o Hawking avranno poca influenza su tale entità.

Tralasciando la paura per le macchine e il futuro che ci aspetta, abbiamo visto molte prove di come algoritmi sui mercati finanziari, flash crash e movimenti di mercato inspiegabili sono diventati normalità. Il trading è elettronico e, peggio ancora, se si guarda alle criptovalute, non esiste neanche un certificato di proprietà cartaceo. Solo alcune persone meritano di essere ricche? E chi decide? Al momento a decidere sono i regolatori sui mercati già sviluppati, non ancora del tutto su Bitcoin o altre valute digitali. Una chiusura del world wide web con l’evoluzione della dominazione delle macchine e la prospettiva che l’uomo invii dei virus non sarebbe completamente inverosimile. Quale valore avrebbero le criptovalute nel caso in cui Internet smettesse di esistere per come lo conosciamo oggi? I giorni in cui gli analisti studiano i rapporti macroeconomici sono a rischio, ma è solo questione di tempo prima che le macchine diventino migliori, ma alla fine ci sarà un’implosione dei mercati per come li conosciamo oggi, con un ritorno al denaro fisico e, soprattutto, al Re Contante.

Dopotutto, se le macchine governeranno il mondo, chi continuerà ad investire?

 

Sull'Autore

Bob Masonauthor

Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.

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