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I dati sul mercato del lavoro nel Regno Unito smorzano le aspettative di tagli dei tassi da parte della Bank of England a breve termine, in vista della decisione sui tassi d’interesse della BoE prevista per giovedì 18 settembre.
Il tasso di disoccupazione nel Regno Unito è rimasto al 4,7% a luglio. Tuttavia, la crescita dei salari ha accelerato a luglio, suggerendo un aumento della spesa dei consumatori. Le retribuzioni orarie medie (inclusi i bonus) sono aumentate del 4,7% nei tre mesi fino a luglio su base annua, rispetto all’incremento del 4,6% registrato a giugno.
L’Office for National Statistics ha rivelato informazioni fondamentali sul mercato del lavoro nel Regno Unito:
La maggiore crescita dei salari di luglio e il tasso di disoccupazione stabile potrebbero migliorare il sentiment dei consumatori e aumentare la spesa. Un incremento della spesa dei consumatori potrebbe alimentare un’inflazione trainata dalla domanda, ritardando potenzialmente i tagli dei tassi BoE fino al 2026.
I dati di oggi seguono il rapporto sull’inflazione di luglio, risultato più elevato del previsto. L’inflazione nel Regno Unito ha accelerato a luglio, mettendo in discussione le speranze di un ulteriore allentamento della politica della BoE. Il tasso annuo di inflazione è passato dal 3,6% di giugno al 3,8% di luglio, con l’inflazione core che è anch’essa salita al 3,8% (giugno: 3,7%), ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della BoE.
Gli economisti di ING hanno suggerito che i dati sul mercato del lavoro di oggi e i numeri sull’inflazione di agosto potrebbero ravvivare le speranze di un taglio a novembre. Tuttavia, con il rilascio di luglio, l’attenzione si è spostata sul prossimo rapporto sull’inflazione di agosto.
L’attuale combinazione di inflazione più elevata e salari in crescita supporta il mantenimento della politica della BoE a breve termine. Tuttavia, il rapporto sull’inflazione di agosto, previsto per mercoledì 17 settembre, potrebbe mutare il quadro. Gli economisti prevedono che l’inflazione principale rimanga al 3,8%, mentre l’inflazione sottostante potrebbe scendere al 3,6%. Un forte calo dell’inflazione potrebbe far aumentare le scommesse su un taglio dei tassi a novembre e pesare sul cambio GBP/USD.
In vista del rapporto sul mercato del lavoro, il cambio GBP/USD è sceso a 1,35920 dollari prima di risalire brevemente a 1,36251 dollari. Dopo il rilascio, la coppia ha raggiunto 1,36275 dollari prima di ritracciare. Martedì 16 settembre, il cambio GBP/USD è salito dello 0,19% a 1,36249 dollari. L’iniziale reazione del mercato all’aumento dei salari e al mantenimento del tasso di disoccupazione ha suggerito che gli operatori abbiano ridotto le scommesse doviste sulla BoE.
Sebbene l’inflazione e i dati sul mercato del lavoro del Regno Unito abbiano potuto indicare una posizione più hawkish da parte della BoE, i prossimi indicatori economici del Regno Unito potrebbero rivelarsi critici.
L’inflazione potrebbe spingere i tagli dei tassi della BoE nel 2026?
Il Rapporto sull’Inflazione del Regno Unito (17 settembre) alimenterà le speculazioni sul percorso dei tassi della BoE in vista della decisione sui tassi d’interesse del 18 settembre. Nel frattempo, le vendite al dettaglio (19 settembre) attireranno l’attenzione, mentre gli investitori valuteranno gli effetti dell’inflazione sui consumi e sull’economia in generale.
L’aumento delle aspettative per una mossa politica a novembre potrebbe spingere il cambio GBP/USD verso il livello di 1,35 dollari. Al contrario, dati più solidi e un percorso di tassi della BoE più hawkish potrebbero indirizzare la coppia verso 1,37 dollari.
Rimanete informati qui sulle prossime decisioni della BoE, sulle tendenze macro e sul loro impatto sulle previsioni del GBP.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.