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I trader ritornano dalle vacanze in cerca di profitti

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Sep 1, 2016, 13:45 UTC

Settembre è noto per essere il mese dei profitti: i trader tornano, infatti, dalle vacanze estive e hanno a disposizione pochi mesi per riscuotere gli

I trader ritornano dalle vacanze in cerca di profitti

Settembre è noto per essere il mese dei profitti: i trader tornano, infatti, dalle vacanze estive e hanno a disposizione pochi mesi per riscuotere gli utili e in vista delle festività natalizie. I trader sono carichi e quest’anno non dovrebbe essere diverso dagli altri. Janet Yellen e Stanley Fischer hanno preparato il campo e il rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli darà inizio al mese col botto. Il dollaro viene negoziato a quota 96,18, intorno al massimo degli ultimi mesi. Al contempo, lo yen si p mosso lievemente in ribasso, toccando quota 96,18, permettendo alla Banca del Giappone e al governo di riprendere un po’ di fiato. Attualmente, la valuta nipponica è a quota 103,45, ben al di sopra di quota 99, raggiunta appena una settimana fa.

Il lieve miglioramento registrato dai dati ufficiali sulla Cina ha contribuito ad allentare la tensione. L’indice dei direttori degli acquisti del settore, sebbene non del tutto soddisfacente, ha superato la soglia di 50, con un risultato migliore delle aspettative, contribuendo ad alleviare la preoccupazione del mercato. Pur salutando il fatto che tutti e tre i dati superano il livello di 50, gli economisti hanno avvertito quanti investono sulla Cina di contenere il loro entusiasmo. Secondo Zhu Haibin, economista capo per la Cina e direttore del dipartimento di ricerca economica sulla Grande Cina di J.P. Morgan, è l’insolita debolezza del dato di luglio che può spiegare l’incremento di agosto. 

chinese data
Sia il kiwi sia l’Aussie si sono mossi in rialzo, sebbene le vendite al dettaglio in Australia siano risultate ben al di sotto delle previsioni. Tuttavia, Abs ha notato che in Australia le vendite al dettaglio online sono aumentate del 4,1% su base annua.

L’Aussie viene negoziato a quota 0,7529, mentre il kiwi è salito a quota 0,7256: l’apprezzamento è stato frenato dal rialzo del dollaro statunitense. A ogni, le valute asiatiche si muovono in ribasso in attesa dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti, la cui pubblicazione è prevista per la giornata di venerdì. La lettura potrebbe completamente alterare le possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse da parte della Fed a settembre. I dati sull’Australia hanno mostrato che gli investimenti delle imprese continuano a diminuire, con una perdita trimestrale del 5,4% nei tre mesi fino a giugno.

aud usd sept 1

Nel primo giorno del mese, le borse asiatiche hanno seguito un andamento vario, con gli investitori che analizzavano i dati su Cina, Giappone, Australia e Stati Uniti. In Giappone, gli investimenti di capitale registrano un incremento del 3,1% su base annua nel trimestre conclusosi a giugno. Tale aumento è inferiore alla crescita del 4,3% segnata nel trimestre precedente e all’atteso 5,5%. In Giappone, il ritmo della contrazione dei profitti ha accelerato dal 9,3% nei primi tre mesi dell’anno all’attuale 10%.

Nikkei 225

Nikkei 225

Il ministero delle Finanze del Giappone ha pubblicato i dati sulle imprese del trimestre conclusosi a giugno, un indicatore fondamentale per la prossima stima preliminare del Pil. L’indice nipponico è salito dello 0,5%, con il Nikkei 225 in rialzo dello 0,1% nonostante l’apprezzamento dello 0,2% sperimentato dallo yen, che tocca i 103,24¥‎1 per dollaro. In Australia, lo S&P/ASX 200 ha ceduto lo 0,3%, mentre a Hong Kong lo Hang Seng ha guadagnato lo 0,3%. In Cina, lo Shanghai Composite e lo Shenzhen Composite, che si concentra sui titoli tecnologici, hanno entrambi perso lo 0,2%.

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