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I Rapporti Opec Ed EIA Mantengono I Mercati Petroliferi Nella Confusione

Da
Barry Norman
Pubblicato: Aug 12, 2016, 10:47 GMT+00:00

Giovedì i prezzi del greggio continuano la loro corsa sulle montagne russe,infatti, il greggio WTI guadagna il 4,75% o 1,74$ ed é negoziato in prossimità

I Rapporti Opec Ed EIA Mantengono I Mercati Petroliferi Nella Confusione

Giovedì i prezzi del greggio continuano la loro corsa sulle montagne russe,infatti, il greggio WTI guadagna il 4,75% o 1,74$ ed é negoziato in prossimità dei recenti massimi a 43,45$ mentre il Brent posta un rincaro di 1,88$ per attestarsi su quota 45.91$. Fondamentalmente non vi é nessun cambiamento delle prospettive riguardanti l’offerta e la domanda, tuttavia, si spera in una riduzione delle quote di produzione. L’Agenzia Internazionale per l’Energia ha riferito che il mercato del greggio sarà in equilibrio nella seconda metà dell’anno. La notizia sembra piuttosto scioccante se si considera che, nei primi mesi dell’anno, il mercato globale del greggio ha visto l’eccesso delle scorte, dettato dall’aumento della produzione, spingere i future del greggio in prossimità dei minimi degli ultimi tredici anni.

Stando a quanto riportato dall’EIA da luglio a settembre la produzione globale di greggio dovrebbe diminuire di circa 1 milione di barili giornalieri, mossa che potrebbe annientare l’eccesso dell’offerta nella seconda metà dell’anno sebbene l’Opec continui a produrre a livelli record. L’EIA ha inoltre mostrato come le sue aspettative di crescita della domanda globale siano destinate a diminuire passando dagli 1,4 milioni di barili giornalieri per il 2016 agli 1,2 milioni di barili giornalieri per il 2017.

Commentando il crollo del petrolio, il recupero, e il recente collasso , l’IEA ha mostrato come l’ascesa registrata da greggio nel mese di giugno, che ha proiettato il combustibile verso la regione dei 52$ sia stata bloccata da un incremento del greggio in deposito e un eccesso dei prodotti raffinati, scenario che ha colpito inevitabilmente la domanda di greggio da parte delle raffinerie. Ci vorrà del tempo per consumare le scorte in eccesso, tuttavia, siamo convinti che i mercati le utilizzeranno tutte eliminando così il problema del surplus dell’offerta.

La maggior parte dei trader stanno mettendo in discussione i fatti e i numeri riportati dall’EIA poiché la produzione di greggio resta a livelli record mentre la domanda risulta nettamente inferiore del previsto. Il vasto inventario globale non si estinguerà prima del 2020.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) ha recentemente rilasciato l’IEA Oil Market Report (OMR) per agosto; stando al rapporto la crescita della domanda globale di greggio dovrebbe rallentare nel 2017. Le stime contrastano la recente previsione dell’Organizzazione di paesi esportatori di petrolio (OPEC ) riportata in data odierna.

Stando al rapporto EIA “le previsioni del 2017- sebbene siano ancora al di sopra della tendenza- sono di 0,1 milioni di barili giornalieri al di sotto delle stime precedenti a causa si un abbassamento del quadro macroeconomico. Le stime per il 2016 sono invariate rispetto al mese scorso.”

Inoltre, l’EIA prevede che la produzione non Opec riporti un calo di 900,000 barili quest’anno prima di postare un rimbalzo di 300,000 barili giornalieri nel 2017.

All’interno della OPEC, la produzione di greggio é aumentata, poiché l’Arabia Saudita ha portato le sue uscite a livelli record e l’Iraq ha incrementato le figure di pompaggio di greggio.

Sebbene la riduzione delle scorte in stoccaggio dovrebbe contribuire al raggiungimento di un maggior equilibrio nel mercato petrolifero, l’EIA sottolinea come la mossa possa richiedere del tempo visti i livelli record registrati dalle scorte.

Giovedì i prezzi del greggio registrano un rincaro di circa il 5% dopo che le dichiarazioni del ministro del petrolio saudita riguardo alle possibili azioni volte a stabilizzare i prezzi del greggio hanno innescato un giro di acquisti. Inoltre le previsioni sui mercati del greggio dell’EIA dovrebbero diminuire nella seconda metà del 2016.

Il ministro dell’energia saudita Khalid al-Falih ha dichiarato che nel corso della riunione informale del 26-28 settembre che si terrà in Algeria, i membri OPEC e i paesi non appartenenti all’organizzazione dovrebbero affrontare il tema della situazione del mercato e prendere in considerazione ogni azione necessaria alla stabilizzazione dei prezzi.

Secondo i trader e i broker, le dichiarazioni del ministro del più grande esportatore mondiale di greggio hanno innescato l’acquisto del fondo e qualche copertura short dando così una spinta ai prezzi. Alcuni trader sono ancora scettici sull’esito e prevedono uno scenario analogo a quello proposto dalla riunione di aprile tenutasi a Doha, quando i negoziati fallirono a causa di un retro front dell’Arabia Saudita insorto dopo che l’Iran ha dichiarato di non voler prendere parte al blocco della produzione.

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