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Metaverso e crypto. Un mercato che potrebbe valere $13 trilioni

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 4, 2022, 09:29 UTC

Il Metaverso e le crypto. Un mercato che potrebbe valere $13 trilioni di dollari entro il 2030 se si svilupperà adeguatamente l'infrastruttura informatica.

metaverso, crypto

Se Marck Zuckerberg ha un merito nella storia dell’evoluzione delle attività nel digitale, non è quello di inventare determinate tecnologie, ma di saperle presentare al pubblico nel modo migliore facendole diventare mainstream.

Lo ha fatto con Facebook, non era il primo social network esistente, e lo ha fatto con il metaverso che non ha certo inventato lui.

Secondo Citibank, il metaverso potrebbe valere fino a 13 trilioni di dollari entro il 2030, con un minimo di 8 trilioni di dollari di valore entro la stessa data.

Cifre gigantesche se paragonate al solo settore, ad esempio, delle criptovalute che vale sul totale appena (si fa per dire) 2,15 trilioni di dollari.

Perché questo accostamento tra metaverso e criptovalute? Ebbene, il metaverso non è certo accessibile con il denaro contante. Per quanto la recente indagine dell’Unione Europea, propedeutica allo sviluppo dell’euro digitale, abbia messo in evidenza come in Europa ci sia ancora una parte importante di cittadini e cittadine amanti del contante, ebbene questo dovrà rassegnarsi ad essere usato sempre meno con l’ingresso nell’attività economica e finanziaria di nuove generazioni e l’uscita delle precedenti.

Metaverso e crypto, ma non solo

Il metaverso e le crypto saranno un binomio inscindibile e questo non per idealismo, ma perché progetti come Decentraland con il relativo token MANA ci lavorano dal 2017.

Poi più di recente l’arrivo di The Sandbox e di tanti altri che ci stanno provando.

Nel metaverso si useranno le monete digitali e le criptovalute sono in pole position.

Uno scenario ipotizzabile vede ETH predominante con il passaggio definitivo nei prossimi anni dell’Ethereum Network al proof-of-stake, a cui si uniranno anche altre piattaforme che per ora devono provare le loro capacità di base.

Citibank, tuttavia, crede che lo sviluppo delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) e anche degli stablecoin, faranno da competitor delle criptovalute di base. Dunque bitcoin, dash, litecoin, e le altre dovranno vedersela con delle temibili competitor.

Metaverso oltre il gaming

Mentre per ora il metaverso è principalmente mettere un visore VR davanti agli occhi per immergersi in un gioco (evitando di ferirsi in casa, per favore), in futuro nel metaverso ci andremo anche per fare la spesa.

Una spesa che sarà virtuale solo nella selezione dei prodotti, poiché questi ultimi giungeranno a casa portati dal corriere o dall’addetto alle spedizioni del supermercato di quartiere. E reale sarà anche il pagamento, crypto, stablecoin o CBDC, attraverso il nostro e-wallet multivaluta.

Metaverso e le criticità

Lo sviluppo del metaverso presenta delle sfide di sviluppo che andranno risolte nei prossimi anni.

Citibank fa notare che per svilupparlo adeguatamente serve una infrastruttura di rete decisamente più potente di quella attuale.

Come dire, ad esempio, che la banda ultra larga che stiamo realizzando negli ultimi anni in Italia, è già inadeguata al futuro (da qualche decennio a questa parte ci manca la lungimiranza).

Secondo la previsione del gruppo bancario serve anche una potenza computazionale 1.000 volte più efficiente di quella attuale. Su questo piano significa che i produttori di processori dovranno inventarsi nuove architetture, capaci di dare al metaverso tutta la potenza di cui necessita.

E chissà che la potenza necessaria non giungerà dai processori quantistici.

Metaverso e investitori

Se davvero il metaverso è la prossima evoluzione di Internet, se il metaverso sarà la componente essenziale del Web3, gli investitori farebbero bene a prendere il binocolo per intercettare ora le potenzialità delle aziende che in futuro saranno centrali.

E andranno valutate anche quali criptovalute, fattivamente saranno utili al metaverso. Una crypto che impiega 10 minuti a passare da un e-wallet all’altro, nel 2030 sarà considerata anacronistica. Buona per altro, ma non certo per il metaverso, solo che nel metaverso già adesso abbiamo anche le banche.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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