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Manovra Economica 2020. Intesa sul carcere grandi evasori. Slitta il resto

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 22, 2019, 06:26 UTC

Avanti con la Manovra Economica 2020. Trovata l'intesa sul carcere ai grandi evasori e sui Pos, slitta il resto delle misure da approvare.

Manovra Economica 2020

Si è concluso nella notte il Consiglio dei Ministri straordinario convocato da Giuseppe Conte per riportare serenità nella maggioranza giallorossa. L’approvazione della manovra economica 2020, salvo intese ha da subito mostrato tutta la sua debolezza ma ora si sono fatti alcuni passi avanti.

In primis il carcere ai grandi evasori, che verrà introdotto subito dopo la conversione in legge del decreto fiscale. Per grandi evasori si intendono coloro i quali evadono oltre i 100mila euro, per questi scatterà il sequestro preventivo per sproporzione e le pene detentive introdotte vanno da un minimo di 4 anni a un massimo di 8 anni.

Intesa anche sui Pos negli esercizi commerciali

Trovata una intesa anche sui Pos obbligatori negli esercizi commerciali, come misura per contrastare l’evasione fiscale attraverso l’uso della moneta elettronica.

L’obbligo di avere un Pos in negozio scatterà solo da luglio 2020, nel frattempo il Governo dovrà trovare una intesa con le banche per ridurre o azzerare le commissioni previste sulle transazioni economiche effettuate attraverso i Pos.

Revisione del regime forfettario al 15% per le partite Iva

I partiti di sinistra vogliono a tutti i costi rivedere il regime forfettario al 15% per le partite Iva. L’ipotesi al vaglio del Governo è una revisione “soft” dei limiti, come il divieto di cumulo per chi guadagna oltre 30mila euro da lavoro dipendente. Dovrebbe restare il regime forfettario per chi ha un reddito entro i 65mila euro, senza introdurre il calcolo analitico.

Ma c’è anche una buona notizia per le partite Iva, a quanto pare i Democratici vorrebbero abolire le comunicazioni Iva trimestrali per semplificare gli adempimenti alle imprese e agli autonomi.

Servirà un altro Consiglio dei ministri

Servirà ancora un altro Consiglio dei ministri per accordarsi sulle altre questioni aperte, tra cui le partite Iva, le tasse sulla casa e sugli affitti, la tassa sulla plastica e la tassa sullo zucchero nelle bevande.

Matteo Renzi si è più volte detto contrario a tasse che i cittadini considerano “odiose”, vedremo il Pd di Zingaretti e il M5s come vorranno agire.

La reazione di Di Maio al carcere ai grandi evasori

Luigi Di Maio è soddisfatto, perché finalmente “colpiamo i pesci grossi, finalmente tocchiamo gli intoccabili”.

Il ministro degli Esteri e capo del M5s si dice soddisfatto anche del rinvio della misura sui Pos: “blocchiamo un provvedimento ingiusto”.

C’è anche il commento del capo delegazione del Pd, Dario Franceschini, che si esprime sulla lotta all’evasione considerandola “centrale per il Governo”. Per quanto riguarda il rinvio delle altre misure afferma: “Il fatto poi che nel decreto fiscale sia previsto che le norme entreranno in vigore non subito ma soltanto al momento della conversione, garantisce il Parlamento sulla possibilità di approfondirne tutti gli effetti e conseguenze”.

I faccia a faccia per chiarirsi

Dopo le parole dette “per procura” attraverso i media, ieri è stata una giornata di faccia a faccia tra i leader del governo giallorosso. Il premier Giuseppe Conte ha incontrato Luigi Di Maio per ricalibrare gli equilibri.

Sempre il presidente del Consiglio ha poi incontrato i singoli partiti di maggioranza prima del vertice di maggioranza.

Il Consiglio de Ministri, inizialmente previsto per le 19:00 di ieri 21 ottobre, è poi slittato alle ore 21:00 per dare spazio al dialogo e all’accordo.

Le richieste dell’Ue

La Commissione europea ha inviato le sue letterine di fine anno ai Paesi le cui manovre economiche non convincono fino in fondo. Una di tali lettere è indirizzata al Governo italiano, e chiede chiarimenti sulla bozza di legge di Bilancio.

Domani 23 ottobre è attesa la risposta del Governo italiano alla Commissione Ue.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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