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Le valute asiatiche si muovono in rialzo

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Aug 18, 2016, 14:46 GMT+00:00

Nella mattinata di oggi, le valute asiatiche hanno manifestato un'elevata volatilità a seguito del rialzo dello yen, salito al di sopra di quota 100

Le valute asiatiche si muovono in rialzo

Nella mattinata di oggi, le valute asiatiche hanno manifestato un’elevata volatilità a seguito del rialzo dello yen, salito al di sopra di quota 100 contro il dollaro nella tarda giornata di mercoledì. Al contempo, l’Aussie il Kiwi si sono apprezzati in seguito alla diffusione dei dati nettamente positivi sull’occupazione in Australia. Nel pomeriggio di  mercoledì, sono stati pubblicati i verbali della riunione della Federal Reserve di luglio. Il documento ha fornito ben poche indicazioni, ma il cambiamento di atteggiamento a favore di un incremento dei tassi nel 2016 ha sorpreso alcuni trader.  Il dollaro prosegue lungo la sua recente tendenza al ribasso per toccare quota 94,44 e provocare il rialzo delle altre valute. Secondo i verbali, a luglio la Federal Reserve riteneva che i rischi per l’economia degli Stati Uniti fossero diminuiti, ma intendeva mantenere la sua politica del tasso di interesse una “questione aperta”. 

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Sempre secondo i verbali, i membri della Fed ritenevano, inoltre, che il sistema finanziario internazionale avesse retto efficacemente qualsiasi shock provocato dalla Brexit. Il documento ha permesso di conoscere dettagliatamente le diverse opinioni dei membri del Fomc sulle prospettive dell’economia degli Stati Uniti quando è stata presa la decisione di mantenere il tasso di interesse invariato allo 0,25-0,50%.

Nella giornata di oggi, lo yen ha raggiunto quota 100, con un guadagno di 42 punti. I trader sono consapevoli delle misure di intervento del governo nipponico. La coppia EUR/JPY si assesta a quota 113,09. Il mercato aveva già tentato di non considerare i deludenti dati sul Pil del Giappone nel trimestre di aprile-giugno, pubblicati all’inizio della settimana. La lettura registra una crescita dello 0,2% a fronte dell’atteso 0,7%.

Marcel Thieliant, economista senior per il Giappone di Capital Economics, afferma: “Da una parte, l’economia non sta andando bene, il che non è positivo per i profitti interni delle imprese giapponesi.” Tuttavia, aggiunge Thieliant, dati così deludenti rafforzano la possibilità di nuove misure espansive da parte della Banca del Giappone.

Secondo il The Wall Street Journal, l’incertezza circa le intenzioni della Banca del Giappone continua a creare instabilità nel mercato di Tokyo. A seguito della decisione della banca centrale nipponica del 29 luglio di non prendere nuove misure significative di politica espansiva oltre a un incremento degli acquisti di fondi azionari, lo yen si è mosso in rialzo. I trader ritenevano, infatti, che la Banca del Giappone non avrebbe ulteriormente ridotto i tassi di interesse. La politica monetaria espansiva è una delle tre frecce dell’“Abenomics”. A febbraio, la Banca del Giappone ha introdotto un tasso del -0.1% su alcuni depositi delle banche commerciali presso la banca centrale. I dati pubblicati nella mattinata di oggi hanno mostrato che, dopo essersi ridotte dell’11,3% nel mese di maggio, a giugno le esportazioni sono diminuite a un tasso annualizzato del 7,4%. Secondo le stime degli economisti, la contrazione delle esportazioni avrebbe dovuto essere dell’11,6%.

Le importazioni sono diminuite del 18,8% su base annua, dopo un calo annualizzato del 13,8% a maggio. Gli economisti attendevano una riduzione su base annua del 19,75%. Di conseguenza, la bilancia commerciale del Giappone ha guadagnato 692,8 miliardi di yen.

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In Australi, il tasso di disoccupazione è nettamente diminuito, contribuendo al rialzo dell’Aussie, che ha guadagnato 40 punti per raggiungere quota 0,7708 a seguito della pubblicazione del rapporto sull’occupazione nel mese di luglio. Il dato è, infatti, decisamente superiore alle aspettative, con più del doppio di nuovi posti di lavoro rispetto alle previsioni. 26200 nuovi occupati hanno facilmente superato gli attesi 10000, spingendo in rialzo la coppia AUD/USD, che ha trascinato con sé il the kiwi. Il NZD ha guadagnato 27 punti, venendo negoziato a quota 0,7286.

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