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Lagarde, BCE cruciale nella crisi. Ora revisione strategia politica monetaria

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 14, 2021, 09:10 UTC

Christine Lagarde dice che la BCE è stata cruciale nella crisi. Ma ora serva una revisione della strategia della politica monetaria dell'Eurosistema per proseguire.

Christine Lagarde

Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea (BCE), dà il merito all’Eurotower di avere fatto da “forza stabilizzante cruciale per i mercati e ha aiutato a contrastare i gravi rischi posti sul meccanismo di trasmissione” della politica monetaria”, lo ha detto nell’editoriale del rapporto annuale 2020 che sarà oggi presentato al Parlamento europeo, come riportato da Teleborsa.

La BCE è stata fondamentale anche “sulle prospettive economiche dell’area euro e, in definitiva, sull’obiettivo di stabilità dei prezzi della BCE”, aggiunge Lagarde.

Inoltre il ruolo della Banca centrale nel fornire la liquidità necessaria alle banche e agli Stati attraverso il programma straordinario PEPP, “hanno smorzato l’impatto della crisi e sostenuto la resilienza del sistema bancario”.

La BCE ha fatto la sua parte

Un discorso quello di Lagarde incentrato sulla difesa del lavoro della Banca centrale europea, che secondo le sue parole “ha fatto la sua parte”.

Nel momento della massima urgenza per l’economia dell’Eurosistema, come mai prima nella sua storia, la BCE ha svolto una “attività intensa e urgente” in stretta collaborazione non solo con le altre istituzioni europee e i governi nazionali dell’Unione, ma anche con le Banche centrali nel mondo, “per confrontarsi con l’enorme shock esogeno che ha investito l’economia globale”, dice ancora Lagarde.

Tuttavia non è questo, forse, la notizia più importante. La novità più importante che Christine Lagarde ci fornisce riguarda il futuro della BCE e il suo rinnovamento.

Lagarde e la revisione della strategia di politica monetaria

Christine Lagarde punta ora alla revisione della strategia di politica monetaria della Bacna centrale europea, con una proposta che sarà presentata “nella seconda metà del 2021”.

La proposta di revisione analizzerà “le implicazioni dei profondi cambiamenti che si sono verificati dalla precedente revisione, nel 2003, che includono il persistente declino dell’inflazione, l’equilibrio dei tassi di interesse e l’impatto di globalizzazione, digitalizzazione e cambiamento climatico”.

Dell’argomento revisione si parla negli ambienti economici già da poco dopo l’insediamento di Lagarde a Francoforte.

L’urgenza di rinnovare i parametri con cui si stabilisce la politica monetaria europea erano già avvertiti prima della pandemia, ed ora, alla luce del profondo cambiamento che quest’ultima ha generato, non si può più rinviare o tentennare.

Siamo ad un punto di svolta significativo ed epocale. Questi sono gli anni in cui si decide non più il futuro dei prossimi 5 o 7 anni, come si fa da troppi anni. Questa volta si decide il futuro e il ruolo economico e finanziario dell’Unione Europea nei prossimi decenni.

Tra i temi che non si potranno tralasciare anche quello dell’euro digitale o altrimenti si fallisce l’appuntamento con il treno che porta verso il futuro dei pagamenti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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