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Il post Covid-19 è l’adozione accelerata dell’Industria 4.0

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 23, 2020, 06:56 UTC

Il post Covid-19 non potrà prescindere dall’adozione accelerata dell’Industria 4.0. La digitalizzazione delle imprese è uno spartiacque tra chi sopravvive e chi no. La storia del carrozziere.

Industria 4.0

Di Industria 4.0 se ne parla dal 2011 e in questi anni di passi avanti ne sono stati fatti anche in Italia, ma il digital divide nel nostro Paese è ancora presente e le difficoltà riscontrate a macchia di leopardo da insegnanti e studenti della scuola italiana ne sono una prova, così come l’Italia ancora sconta una difficoltà di accesso ad internet in vari territori per mancanza di infrastrutture adeguate.

Al netto di queste lacune, il tessuto imprenditoriale italiano sembra ora aver compreso quanto è fondamentale digitalizzarsi e quanto sia importante adottare le nuove tecnologie per favorire l’attività lavorativa e la continuità del lavoro in ogni condizione e situazione, non solo emergenziale.

Vodafone Business e Microsoft Italia danno una mano e attraverso una partnership siglata di recente, intendono sostenere la digitalizzazione del Paese e in particolare delle imprese e delle pubbliche amministrazioni d’ogni dimensione.

L’accordo commerciale raggiunto dalle due società, riporta l’Ansa, punta alla promozione dello smart working, alla fornitura di nuovi servizi cloud per garantire la continuità del lavoro, e fornirà alle aziende nuovi servizi a supporto della continuità produttiva.

In poche parole, la collaborazione fornirà tutti quegli strumenti digitali volti ad abilitare nuovi modelli di lavoro efficienti e allo stesso tempo sicuri.

Trasformazione digitale delle imprese: non un optional

La trasformazione digitale delle imprese non è un optional e non lo è in nessun settore e sotto nessun aspetto del lavoro.

Giusto alcuni esempi.

Randstad, la nota agenzia del lavoro, ha assunto 500 persone da remoto. Riducendo notevolmente i costi di spostamento dei recruiter, qualsiasi azienda può sperimentare una prima selezione dei candidati senza dover organizzare sessioni di reclutamento in giro per l’Italia: il risparmio economico è notevole.

Ed ancora nuove app per la ristorazione che contengono il menu, la prenotazione del tavolo con relativa gestione degli ingressi per il ristoratore, e pagamento diretto dallo smartphone.

Ma ben presto vedremo anche il diffondersi di applicazioni che ci consentiranno di fare la spesa dall’app mobile del nostro supermercato, di pagarla mentre siamo in metropolitana per raggiungere il posto di lavoro, e al nostro rientro passeremo al supermercato a ritirare la spesa già pronta.

La digitalizzazione ha cambiato gli stili di vita delle persone semplificando di molto, ma è necessario che le aziende che non l’hanno ancora fatto si adeguino perché l’alternativa è la chiusura.

La storia del carrozziere

Giusto un paio di secoli fa il carrozziere era colui che riparava o costruiva carrozze, intese come carrozze trainate dai cavalli. Nel 1886 la svolta, la prima autovettura percorre alcuni chilometri di strade sterrate e la mobilità su ruota muta in pochi decenni.

Le carrozze trainate dai cavalli servono sempre meno, i ricchi comprano l’auto e cercano autisti.

Che fine fanno i carrozzieri di quel periodo? Si dividono in due categorie: la prima è di quelli che pensano che l’automobile sia la rovina del loro lavoro; la seconda è di quelli che accettano il cambiamento in atto e si trasformano in carrozzieri di automobili.

Concludendo

La Storia dell’umanità non è statica e le imprese ne fanno parte, anzi, spesso ne sono le protagoniste. Tuttavia alcune rischiano di non comprendere il cambiamento in atto e chiudono i battenti.

L’Industria 4.0 “nata” nel 2011 è come l’automobile nata nel 1886. Bisogna scegliere a quale categoria di carrozzieri si vuol appartenere.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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