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Il Brent Rompe Al Di Sopra Dei 50$

Da
Barry Norman
Aggiornato: Aug 19, 2016, 12:19 GMT+00:00

Un importante forecast della Gold Sach si trova a disagio e mostra poca fiducia ni confronti del recente rally del greggio. Gli analisti hanno scritto:

Il Brent Rompe Al Di Sopra Dei 50$

Un importante forecast della Gold Sach si trova a disagio e mostra poca fiducia ni confronti del recente rally del greggio. Gli analisti hanno scritto: “Il miglioramento dei fondamentali del greggio resta fragile e continua a caratterizzare le grandi forze di compensazione”. Un calo della domanda proveniente da India e Cina si contrappone ai problemi di produzione di Nigeria e Venezuela. Inoltre, il calo delle scorte di greggio é stato compensato da un aumento delle scorte del prodotto raffinato.

Ancora un’altra voce influente ha dichiarato che il livello di prezzo dei 50$ al barile sarà fondamentale per il greggio. “Pensiamo che il giusto prezzo per i prossimi due anni – siamo abbastanza vicino al prezzo giusto – sia in prossimità dei cinquanta.” Queste sono le parole di Mihir Worah il responsabile degli investimenti presso gigante obbligazionario Pimco; “E’ lì che la domanda e offerta troveranno l’equilibrio” ha dichiarato in un’intervista televisiva.

“Non appena rompiamo al di sopra dei 50$ aumenta il problema delle scorte statunitensi” continua Worah; “Riteniamo che il prezzo troverà il suo livello in prossimità dei 50$ nei prossimi 6 o 12 mesi”

Giovedì i parametri di riferimento globali e statunitensi per i future del Brent e del greggio WTI si attestando rispettivamente a 49$ e a 46$ al barile. Entrambi guadagnano terreno nella sessione di venerdì sulla scia delle speculazioni che vedono l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, l’Opec, congelare la produzione.

Il greggio mantiene i guadagni dopo aver registrato l’ascesa più lunga dell’anno sulla scia del calo delle scorte statunitensi di greggio e di benzina, pareggiando i livelli in prossimità dei massimi stagionali degli ultimi due anni. il Brent rompe al di sopra dei 50$ per la prima volta dal mese di luglio.

Dopo aver postato un rialzo del 12% nelle ultime cinque sessioni i prezzi del greggio guadagnano l’1% sulla borsa di New York. Le scorte degli Stati Uniti hanno postato il più grande calo delle ultime cinque settimane, mentre quelle di benzina diminuiscono per la terza settimana consecutiva. questi i dati rilasciati dall’Energy Information Administration. Stando a quanto mostrato dal rapporto EIA di mercoledì, la scorsa settimana le scorte di greggio hanno postato un calo di 2,5 milioni di barili per attestarsi a 521,1 milioni di barili. I numeri si confrontano con la previsione mediana riportata in un’indagine di Bloomberg che prevedeva un aumento di 950.000 barili. Le scorte di benzina postano un calo di 2,7 milioni di barili raggiungendo quota 232,7 milioni di barili.

Il greggio guadagna circa il 19% dalla chiusura al di sotto dei 40$ al barile dopo essere scivolato in un mercato orso ad inizio del mese. Il ministro dell’energia russo Alexander Novak, ha dichiarato che la nazione é disposta a discutere la possibilità di un congelamento della produzione dopo che il ministro dell’energia saudita Khalid Al-Falih ha espresso l’interesse nel promuovere azioni volte a stabilizzare i prezzi del petrolio durante la riunione informale del prossimo mese. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come nel mese di febbraio sia stato proposto un accordo per bloccare i livelli di produzione, tuttavia, la riunione di aprile si é conclusa senza esiti positivi.

I prezzi del combustibile rompono al di sopra dei 50$ al barile per la prima volta in cinque settimane sulla scia delle speranze che vedono i più grandi produttori mondiali di greggio promuovere un congelamento della produzione volto a ridurre l’eccesso dell’offerta globale. Tale scenario spinge i prezzi in rialzo per il sesto giorno consecutivo.

Giovedì mattina il Brent rompe al di sopra dei 50$ per la prima volta da luglio prima di postare un lieve calo e stabilizzarsi nuovamente in prossimità dei 49,70$. Tuttavia, nel pomeriggio, il combustibile europeo rompe nuovamente al di sopra dei massimi precedenti testando la regione dei 50,80$. Il recente rally dei prezzi, che nelle ultime due settimane ha visto il combustibile guadagnare terreno dai precedenti 42$, ha preso piede la scorsa settimana, quanto il ministro dell’energia saudita Khalid bin Abdul-Aziz Al-Falih ha dichiarato di essere intenzionato ad incontrare l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio in Algeria il prossimo mese per discutere le misure volte a stabilizzare i prezzi del mercato petrolifero con i principali produttori non appartenenti all’Opec.

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