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Galaxy Digital. Fondo in criptovalute +133% di ricavi nel 2019

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Dec 1, 2019, 10:43 UTC

Galaxy Digital Holdings, di Mike Novogratz, il fondo di gestione in criptovalute, ha maturato un significativo +133% di ricavi nel 2019.

Galaxy Digital

Galaxy Digital, il fondo di investimenti in criptovalute di Mike Novogratz, ha da poco pubblicato il report sui ricavi netti del suo fondo in criptovalute. Il 2019 è decisamente un anno da incorniciare, con il 133% di ricavi in più rispetto al 2018.

Nei soli primi nove mesi del 2019 il fondo ha totalizzato 58,4 milioni di dollari di ricavi.

“Mentre il terzo trimestre si è rivelato essere stimolante per i mercati delle criptovalute in generale, i team di Galaxy Digital hanno continuato a fare progressi in ciascuna delle tre principali linee operative, nonché ad allocare in modo conservativo nuovo capitale in alcuni ambiti dove c’era chiaramente del valore”. Così Mike Novogratz ha commentato la presentazione dei risultati della sua Galaxy Digital, una delle società di gestione di crypto asset più note e longeve del settore.

Galaxy Digital investe ad ampio spettro nel settore delle criptovalute e della blockchain, acquistando quote societarie, fornendo consulenza finanziaria, muovendosi come venture capital, ma anche operando come trader con le criptovalute sui mercati OTC. Galaxy è presente con quote dei crypto asset che gestisce nei prodotti strutturati e derivati.

Cresce la quota di asset gestiti

Rispetto al 2018, la quota di asset gestiti da Galaxy Digital Holdings è cresciuta, passando da 349 milioni di dollari a 423 milioni di dollari.

I nuovi fondi in bitcoin Galaxy Digital

In questo mese di novembre Galaxy Digital ha inaugurato due nuovi fondi in bitcoin, sono:

  1. Galaxy bitcoin fund;
  2. Galaxy institutional bitcoin fund.

I due fondi sono a gestione passiva, ed hanno lo scopo di mitigare le complessità operative della gestione degli investimenti diretti in bitcoin. I fondi si rivolgono agli istituzionali e consentono loro esposizioni bitcoin supportate da fornitori di servizi tra cui Bakkt e Intercontinental exchange (ICE), ma anche Fidelity digital asset.

Rendimenti del Galaxy Crypto Index Fund

Per quanto riguarda i rendimenti del Galaxy crypto index fund, un fondo passivo gestito che traccia il Bloomberg Galaxy crypto index, esso ha permesso un ritorno del +7,96% nel primo trimestre, del +110,15% nel secondo trimestre e del -40,39% nel terzo trimestre, con un ritorno su base annua del +15,94% al 25 novembre 2019. Il fondo investe sulle principali criptovalute, tra cui bitcoin, ethereum e altre.

Le prospettive dei crypto asset nel 2020 in breve

Per chi ha saputo investire nelle criptovalute, il 2019 è stato un anno in chiaro scuro, con una prima parte dell’anno decisamente positiva che ha permesso ad alcuni di recuperare le ingenti perdite subite nel 2018.

La seconda parte del 2019 non è partita bene e i guadagni maturati nella prima parte si sono ridotti sensibilmente.

Tuttavia, secondo alcuni analisti, la mancanza di una regolamentazione chiara permette alle grandi società di fare ampi guadagni avendo gioco facile nell’aggirare normative che di fatto non sono pronte ad affrontare il cambiamento apportato dalle criptovalute.

Ma negli Stati Uniti, in particolare, tutto potrebbe cambiare dopo le elezioni presidenziali di novembre 2020. Potrebbe, se il nuovo presidente sarà più o meno aperto alle criptovalute. Tra i candidati democratici c’è chi è favorevole e una sua potenziale elezione potrebbe giovare al settore.

L’incertezza normativa resta comunque un freno per molti, la quale si associa a una crescente fobia per gli exchange di criptovalute che si fanno rubare i fondi come dimostrato di recente da Upbit, o che non sanno gestire i fondi loro affidati come dimostrato da Poloniex a fine maggio (ha perso 1800 BTC dei clienti e ne ha restituito solo il 10%), la quale ha ora cambiato addirittura natura societaria.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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