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Durante la settimana, le banche centrali saranno al centro dell’attenzione

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Aug 1, 2016, 12:35 GMT+00:00

Con l'avvio del nuovo mese, inizia anche un nuovo calendario di riunioni delle banche centrali. A luglio, l'attenzione si è spostata dalla sorprendente

Durante la settimana, le banche centrali saranno al centro dell’attenzione

Con l’avvio del nuovo mese, inizia anche un nuovo calendario di riunioni delle banche centrali. A luglio, l’attenzione si è spostata dalla sorprendente inazione della Banca d’Inghilterra, della Bce, del Fomc e della Banca del Giappone. La maggior parte degli analisti si aspetta che, nel corso di questo mese, le banche centrali adottino significative misure di stimolo e procedano a modificare i tassi.

Market expecting another rate cut by RBA

I mercati si aspettano un ulteriore taglio dei tassi da parte della Rba

L’estate ha inizio con la riunione della Reserve Bank of Australia nella giornata di martedì e con il Super Thursday della Banca d’Inghilterra. Più avanti nel corso del mese, si terrà l’incontro della Reserve Bank of New Zealand. All’inizio di settembre, sarà la volta delle decisioni sulla politica monetaria e sui tassi della Banca del Canada, della Bce e della Banca del Giappone.

Nelle prossime settimane, le possibili decisioni delle banche centrali metteranno in ombra il trading sui mercati, con il volume che si riduce a causa della stagione feriale in gran parte del mondo.

Alla riunione di luglio, nel caos generato dalla Brexit e dalle elezioni in Australia, l’Australian Reserve Bank ha deciso di mantenere i tassi invariati all’1,75%. Oggi, tuttavia, 24 dei 25 economisti interpellati da Bloomberg si aspettano un nuovo taglio dei tassi. Secondo Business Insider, i mercati finanziari danno la possibilità di un abbassamento dei tassi di interesse al 71%.

Alla fine della scorsa settimana, l’Aussie ha sperimentato un rimbalzo per venire negoziato poco al di sopra di quota 0,76. Tuttavia, gran parte dell’apprezzamento è stato dovuto al ribasso del dollaro statunitense. Nella mattinata di lunedì, l’Aussie tocca 0,7590.

Paul Dales, capo economista per l’Australia e la Nuova Zelanda di Capital Economics, ha detto ad ABC: “I verbali della riunione di luglio della Reserve Bank of Australia confermano quanto i mercati finanziari già sanno, ossia che la pubblicazione dei dati sull’inflazione del secondo trimestre, prevista per il 27 luglio, porterà probabilmente la Rba a tagliare il tasso di interesse dall’1,75% all’1,5% nel mese di agosto.”

La Brexit pare aver avuto un effetto soltanto modesto sull’economia australiana. L’esito del referendum britannico non dovrebbe, quindi, influire sulla decisione che la Reserve Bank of Australia prenderà ad agosto. Il rallentamento dell’economia, la debolezza del mercato del lavoro e l’incertezza nel mercato immobiliare sono i principali motivi per cui la banca centrale australiana intende ridurre il valore dell’AUD.

Nel corso della settimana, l’attenzione si concentrerà sulla Banca d’Inghilterra e sul governatore Mark Carney, che ha sorpreso i mercati decidendo a luglio di mantenere la politica monetaria e i tassi invariati, pur promettendo, più o meno, misure di stimolo. Come l’Aussie, la sterlina ha sperimentato un rimbalzo grazie al deprezzamento del dollaro, venendo negoziata a quota 1,32. Un’importante decisione della Banca d’Inghilterra si avvicina: prendere una posizione forte sulla valuta britannica prima di tale evento sarebbe una follia.

Attualmente, la Banca d’Inghilterra è l’unico fattore veramente importante in grado di determinare l’andamento della sterlina. Le misure di politica monetaria avranno, infatti, un effetto diretto sulla domanda di asset britannici, in particolare sui titoli di Stato. Nel caso venisse annunciato un taglio dei tassi di interesse, la domanda di titoli del debito britannico diminuirebbe, dato che i rendimenti offerti agli investitori stranieri calerebbero.

Inoltre, la Banca d’Inghilterra dovrebbe espandere il suo programma di allentamento quantitativo di altri 50 milioni di sterline.

Questa fonte di finanziamento è necessaria al fine di mantenere la sterlina a una quotazione elevata: la sua abolizione provocherebbe una riduzione al ribasso altrettanto necessaria.

Da quando Martin Weale, un membro della Banca d’Inghilterra, ha annunciato che ora appoggia un taglio dei tassi di interesse, la sterlina si è mossa in rialzo. Gli analisti ritengono tale apprezzamento una prova sicura di un’imminente azione da parte della banca centrale britannica. Probabilmente, la sterlina sta già scontando un taglio dello 0,25%. Pertanto, esclusivamente questo fattore potrebbe generare una significativa reazione della valuta.

Gli analisti di Capital Economics hanno avvertito i clienti di aspettarsi l’ingresso dell’economia britannica in un periodo di stagnazione, escludendo la possibilità di una recessione. La stabilizzazione della fiducia dopo il referendum di giugno è la ragione principale alla base delle considerazioni di Capital Economics.

Dopo la decisione della Banca d’Inghilterra nella giornata di giovedì, i trader sposteranno immediatamente l’attenzione sui dati del mercato del lavoro negli Stati Uniti, che potrebbero fornire indizi sulla possibilità che la Fed aumenti o meno i tassi di interesse nel 2016.

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