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Con i dati nettamente positivi sull’occupazione negli Stati Uniti provocano l’apprezzamento del dollaro, valute e materie prime si muovono in ribasso

Da:
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 5, 2016, 17:32 UTC

Spinto dai dati sull'occupazione negli Stati Uniti, superiori alle aspettative, il dollaro si è mosso in rialzo sulle principali controparti e sulle

Con i dati nettamente positivi sull’occupazione negli Stati Uniti provocano l’apprezzamento del dollaro, valute e materie prime si muovono in ribasso

Spinto dai dati sull’occupazione negli Stati Uniti, superiori alle aspettative, il dollaro si è mosso in rialzo sulle principali controparti e sulle materie prime. La valuta statunitense ha guadagnato circa l’1% a seguito della pubblicazione dei dati che hanno registrato un incremento dell’occupazione e dei salari nel mese di luglio superiore alle previsioni. Tali sviluppi rafforzano le probabilità di un innalzamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel 2016.

Nell’ultimo mese, le buste paga dei settori non agricoli negli Stati Uniti sono aumentate di 255000 nuovi occupati, dopo l’incremento di giugno, corretto al rialzo a 292000 nuovi posti di lavoro. Per il mese di luglio, trader ed economisti attendevano una crescita di 180000 nuovi occupati. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,9%. Le retribuzioni orarie medie sono aumentate di 8 centesimi, ossia dello 0,3%, a fronte del previsto 0,2%.

Dopo la pubblicazione del rapporto, i contratti future sui Fed Funds scontano un 18% di probabilità di un innalzamento dei tassi da parte della Fed a settembre. Nella tarda giornata di giovedì, tale probabilità era data al 9%. Per quanto concerne la riunione della Fed di dicembre, i future danno le probabilità di una manovra restrittiva a circa il 47% dopo il 32% registrato nella tarda giornata di mercoledì.

A seguito della diffusione dei dati sull’occupazione, i rendimenti dei titoli del Tesoro degli Stati Uniti sono aumentati, con quelli dei titoli due anni che si assestano intorno allo 0,72% e quelli dei titoli decennali intorno all’1,56%.

I rendimenti più elevati hanno reso il dollaro un investimento più attraente. La valuta degli Stati Uniti ha raggiunto i massimi sull’euro e sul franco svizzero. Al contempo, dopo la pubblicazione dei dati sull’occupazione, la coppia USD/JPY ha virato al rialzo.

Nella giornata di venerdì, i contratti sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex hanno perso fino all’1,2% a causa dell’apprezzamento del dollaro. I contratti future sul greggio con scadenza a settembre si sono mossi in ribasso dopo la ripresa, causata dalla chiusura delle posizioni, che ha caratterizzato gli ultimi due giorni. L’apprezzamento della valuta statunintense rende, infatti, ,le materie prime negoziate in dollari, come l’oro e il petrolio, più care per i trader stranieri, di norma provocando una diminuzione della domanda.

A Wall Street, gli investitori hanno veramente apprezzato il rapporto sull’occupazione, spingendo i titoli in forte rialzo. Nella giornata di venerdì, lo S&P 500 ha, infatti, raggiunto i massimi storici, con un rialzo dello 0,75% in cui i titoli finanziari hanno guadagnato circa l’1,5%. Il Nasdaq è salito di quasi l’1%, superando il massimo di chiusura di tuti i tempi. Il Dow Jones ha seguito un andamento altrettanto positivo, guadagnando più di 150 punti.

A giugno, il disavanzo commerciale degli Stati Uniti ha toccato il massimo degli ultimi 10 mesi. L’aumento della domanda interna e del prezzo del petrolio ha, infatti, causato un incremento delle importazioni. Le esportazioni sono state, invece, limitate dall’apprezzamento del dollaro.

Secondo il dipartimento del Commercio, nel mese di giugno, il disavanzo commerciale è cresciuto dell’8,7% a 44,5 miliardi di dollari, il massimo dall’agosto del 2015. I dati sul disavanzo commerciale di maggio sono stati corretti in lieve ribasso a 41,0 miliardi di dollari. Alle 19:00 GMT di oggi verrà pubblicato l’ultimo rapporto sul credito al consumo.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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