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Bitcoin, 2021 anno consacrazione, come investire e cosa dice il Fisco

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Aug 30, 2021, 08:53 UTC

Per il bitcoin (BTC) 2021 è l'anno della consacrazione. Come investire, quindi, e cosa dice il Fisco al riguardo delle tasse?

bitcoin

In questo articolo:

Il 2021 fino a qualche settimana fa sembrava avere detto tutto nel settore delle criptovalute, con il minimo sotto i 30 mila USD del prezzo del bitcoin sembrava davvero finita per questo ciclo ma gli investitori di lunga data del settore sapevano che non era così.

Come aveva scritto Plan B subito dopo il crollo dall’ATH di aprile, i BTC sono semplicemente passati in mani migliori: è la dura legge negli investimenti.

Ora l’intero comparto delle criptovalute ha ritrovato vigore e, al netto dei naturali periodi di stasi e di caduta dei prezzi, bitcoin e compagni sembrano impostati verso le migliori previsioni.

Perché il 2021 è l’anno della consacrazione per Bitcoin?

Grandi aziende quotate, fondi di investimento e grandi banche hanno deciso di investire direttamente o indirettamente o di aprire dei propri fondi per consentire ai rispettivi clienti di investire nei crypto asset.

Anche BlackRock (BLK) ha iniziato a investire nel comparto acquistando partecipazioni in società statunitensi che effettuano il mining di bitcoin: un investimento molto significativo.

Non dimentichiamo Microstrategy (MSTR) che prosegue il suo acquisto di bitcoin al ritmo di decine di milioni di dollari.

E che dire di JP Morgan Chase, chi segue il settore da alcuni anni ricorderà le uscite dell’amministratore delegato James Dimon che continuava a battere sul chiodo: bitcoin uguale truffa.

Oggi la banca degli investimenti ha un suo fondo di investimento dedicato ai clienti privati e ad aprile aveva stimato il prezzo di BTC a 130 mila USD entro fine anno con una volatilità che si stabilizza.

Investire nelle criptovalute con accortezza

L’anno della consacrazione, ma questo non significa che il comparto dei crypto asset sia diventato più semplice, anzi, la complessità sta aumentando con la nascita di token legati alla finanza decentralizzata, e i token non fungibili (NFT).

Bisogna stare quindi attenti e se si intende investire anche solo mille euro, bisogna sapere bene cosa si sta acquistando.

I progetti, soprattutto quelli allo stadio infantile, vanno studiati in modo approfondito onde evitare cocenti sorprese.

Se non si ha il tempo e le conoscenze tecnico-informatiche per comprendere affondo i progetti più sofisticati, è meglio concentrarsi su bitcoin o altri progetti più semplici e datati.

Dove si investe

Le criptovalute si comprano al dettaglio presso gli exchange di criptovalute, questo è il metodo più economico per approvvigionarsi di qualsiasi criptovaluta.

Altre soluzioni, come gli acquisti istantanei, richiedono commissioni che sfiorano anche il 7% del capitale investito.

I broker, invece, non vendono criptovaluta ma offrono l’opportunità di usare strumenti derivati per sfruttare le fluttuazioni dei prezzi nelle fasi ribassiste e rialziste del mercato.

L’alternativa in Europa sono gli ETN che, a differenza degli ETF, espongono l’investitore al rischio di controparte, quindi se fallisce la società emittente viene intaccato anche il patrimonio dell’ETN, cosa che non accade con gli ETF.

Gli ETN sono disponibili dal 2015 presso la Borsa di Stoccolma, mentre nel 2018 anche la Borsa di Zurigo ha accolto alcuni ETP crypto. Ora anche la Borsa di Francoforte ha i suoi ETN.

Criptovalute e Fisco

Ma sulle criptovalute si pagano le tasse? Anche se non esiste una norma specifica, il corpus normativo è chiaro le tasse si pagano, ma non in tutti i casi.

In generale la tassazione che si applica è quella del 26% prevista per le attività finanziarie, ma essa scatta se nell’arco di un anno si supera per almeno 7 giorni la soglia dei 51.645,69 euro (articolo 67 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito, Tuir).

Chi resta al di sotto di tale soglia può stare quindi tranquillo, ma sempre meglio rivolgersi ad un commercialista.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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