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Amazon costruisce il suo aeroporto negli USA per Prime Air

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 26, 2019, 10:13 UTC

Amazon costruirà il suo aeroporto negli USA per far volare gli aerei ed i droni della sua compagnia aerea Prime Air. Non un sogno ma una realtà già dal 2021.

Amazon

Jeff Bezos fondatore di Amazon sembra non avere limiti e dopo avere annunciato pubblicamente che la sua compagnia spaziale Blue Origin, è pronta ad andare sulla Luna, torna sulla Terra ma solo per costruire un aeroporto e far decollare i suoi aerei che dovranno spedire da una parte all’altra degli USA i suoi prodotti.

L’aeroporto, secondo quanto riporta Teleborsa, verrà costruito nel Kentucky a poca distanza dall’esistente aeroporto di Cincinnati. Bezos non si accontenta quindi di costituire una sua compagnia aerea per trasportare i suoi prodotti, ma vuole il suo Amazon Airport più compagnia aerea privata annessa.

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L’aeroporto Amazon pronto nel 2021

Non c’è tempo da perdere, gli 1,5 miliardi di dollari investiti per realizzare l’aeroporto Amazon devono fruttare presto, nel 2021 dovrà essere già operativo ed i primi pacchi del programma Amazon Prime dovranno essere spediti negli Stati Uniti d’America a bordo di un aereo Amazon.

L’aeroporto, ha affermato Bezos, consentirà ad Amazon.com Inc. di spedire più rapidamente i propri pacchi, perché non dovrà più dipendere da nessuno.

 

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Amazon Prime Air è pronta al decollo

Amazon Prime Air è il sistema di consegna Amazon in fase di progettazione che prevede la consegna di prodotti a casa dei clienti in 30 minuti, attraverso il ricorso ai droni (qui tutto il progetto).

Prime Air dispone già di una flotta di aerei composta da 12 Boeing 767-200 e 27 Boeing 767-300, mentre altri 10 aerei sarebbero già stati ordinati.

L’area prescelta per l’aeroporto è di 40 mila metri quadrati, ed ospiterà aerei con pilota e droni con piloti a terra, che effettueranno consegne a domicilio in aree difficili da raggiungere dai normali servizi di spedizione.

Nell’aeroporto verranno collocate almeno 2.000 risorse, ma potrebbero anche essere di più.

Un aeroporto naturalmente non basta e Amazon starebbe già stringendo accordi con altri aeroporti, tra cui Linder in Florida e Rockford a Chicago, per avere dei terminal aggiuntivi da cui smistare le sue spedizioni in tutti gli USA.

Prime Air è già operativo in via sperimentale

Come mostra il video qui sotto, i droni di Prime Air sono già operativi dal 2015 anche se in una fase di test preliminare.

Il 7 dicembre 2016 avveniva il primo volo test reale fuori dagli USA, a Cambridge nel Regno Unito. Nel video si vede un cliente acquistare un prodotto dal tablet e un piccolo drone arrivare a casa del cliente in 13 minuti.

In futuro spedizioni con i droni?

Pensare ad un futuro in cui sarà normale vedere droni consegnare prodotti come oggi è normale vedere i camion sulle strade (così afferma Amazon), non è detto che sarà possibile ovunque.

Un servizio del genere deve tenere conto di molti fattori. Nei pressi di un aeroporto è molto difficile che si possa concedere la licenza per operare questo tipo di servizio.

Difficile, poi, che esso possa essere praticato in una città densamente popolata per vari fattori:

  1. Dove atterrerebbe il drone?
  2. Sovraffollamento di droni e rischio di collisioni.
  3. Rischio avaria dei droni e conseguente caduta sulle teste dei passanti.
  4. Minaccia potenziale per le specie di volatili.

Un bel futuro, ed anche affascinante, ma meglio restare con i piedi per terra e consentire un servizio di questo tipo dove realmente necessario e fattibile, in sicurezza per tutti.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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