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90% Bitcoin estratti, nuovo ATH e ruolo dell’inflazione

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Dec 13, 2021, 09:38 UTC

Il 90% dei bitcoin sono stati estratti, ma un nuovo ATH all'orizzonte non si vede. Quale il ruolo dell’inflazione e della deflazione sulle crypto?

bitcoin

Partiamo dalla notizie delle ultime ore, cioè il superamento del 90% di bitcoin estratti che sono salgono a 18.899.675 in circolazione (il totale è 21 milioni).

Il raggiungimento del total supply di 21 milioni è atteso soltanto per il 2140, questo significa che gli ultimi 2,1 milioni di BTC da estrarre saranno disponibili complessivamente solo fra 120 anni circa.

Cosa può voler dire questo per il prezzo del bitcoin (BTC)? Forse nell’immediato, per queste ultime settimane del 2021, non moltissimo. Pare proprio che il mercato delle criptovalute viva una sua difficoltà intrinseca, in parte legata anche a decisioni esterne al mondo crypto.

Guardando invece ad un orizzonte più ampio che comprende il 2024, possiamo dire che questo dato è importante perché indica che i BTC stanno terminando. Nel 2024, poi, la ricompensa per ogni blocco creato si ridurrà dagli attuali 6,25 BTC a 3,125 e questo significherà una ulteriore riduzione del numero di BTC messi in circolazione.

A questo movimento si aggiunga il fatto che durante le fasi ribassiste dei mercati vi sono quanti ne approfittano per acquistare la criptovaluta per poi parcheggiarla. Un fattore che sul lungo periodo potrebbe creare un’ulteriore riduzione dell’offerta.

Da aggiungere che secondo una analisi di Chainalysis di giugno 2020, circa il 20% dei BTC circolanti in quel periodo non si muovevano da 5 anni. Sintomo che probabilmente sono bitcoin andati persi e quindi impossibilitati a essere immessi sul mercato per la vendita.

Questa situazione dovrebbe nei prossimi anni ricreare una condizione già vissuta nel 2020 con una risalita robusta dei prezzi della criptovaluta BTC per mancanza di offerta o per bassa offerta.

Nel breve periodo, invece, ulteriori prese di profitto sono possibili da parte dei piccoli e dei grandi investitori.

La fase incerta delle crypto nel breve

Ci sono troppe incertezze nel mercato delle criptovalute, le prese di profitto proseguono e non si vede all’orizzonte un evento che possa tirare verso l’alto il mercato.

Se si controlla, poi, quanto avvenuto nel corso del 2021, si può notare come molte tra le maggiori criptomonete il loro ATH dell’anno lo hanno raggiunto nei primi 5 mesi dell’anno e da allora non si sono più ripresi realmente. Tra questi esempi citiamo litecoin (LTC) e uniswap (UNI).

Altri altcoin come cardano (ADA) e solana (SOL) hanno raggiunto i loro ATH dell’anno rispettivamente a settembre e a novembre.

In definitiva, nelle ultime settimane del 2021 non attendiamoci grandi exploit e prepariamoci a un prossimo ciclo.

L’inflazione e la deflazione nel 2022

Nel 2022 le banche centrali dovranno prendere una decisione per evitare che l’inflazione continui a galoppare a ritmi e livelli che non si registravano da decenni.

Il cambio di politica monetaria e altri fattori, secondo gli analisti di Bloomberg che hanno steso il recente Crypto Outlook del 2022, potrebbe condurre a una situazione di deflazione. Se così dovesse essere, allora è possibile vedere bitcoin ed anche il prezzo di ether (ETH) salire verso nuovi ATH.

Possibile che ciò avvenga? Probabilmente con l’azione delle banche centrali l’inflazione inizierà a decelerare, ma la deflazione per ora all’orizzonte non si vede.

Del resto Bloomberg aveva anche previsto il valore di BTC a 400 mila entro la fine dell’anno e così non è stato.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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