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I future azionari statunitensi hanno registrato modesti guadagni nella mattina di venerdì, mentre gli operatori si preparavano alle attese osservazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante il simposio di Jackson Hole. I future sul Dow sono saliti di 131 punti, ovvero dello 0,3%, mentre i future sull’S&P 500 e sul Nasdaq 100 hanno aggiunto rispettivamente lo 0,2% e lo 0,1%. Con i principali indici destinati a una settimana negativa, le osservazioni di Powell potrebbero influenzare il sentiment in un mercato caratterizzato da crescenti aspettative di un taglio dei tassi.
I mercati stanno attualmente scontando una probabilità del 75% di un taglio dei tassi di un quarto di punto nella riunione della Fed di settembre, secondo i dati di CME FedWatch. Il discorso di Powell, previsto per le 14:00 GMT, dovrebbe offrire chiarezza sul percorso futuro della politica monetaria.
Gli strateghi di Wall Street si aspettano che Powell possa sostenere un taglio dei tassi, senza però assumerne un impegno definitivo. Le sue osservazioni potrebbero concentrarsi sul mantenimento dell’indipendenza della Fed e sull’adeguamento del quadro a lungo termine contro l’inflazione.
Gli operatori dovrebbero prestare particolare attenzione al tono adottato in merito alla persistenza dell’inflazione e alle condizioni del mercato del lavoro, che sono rimaste miste a seguito delle recenti revisioni dei dati.
Le azioni di Nvidia sono scese dell’1,3% nei contratti pre-mercato di venerdì e hanno perso il 3% nella settimana. La svendita segue notizie secondo cui Nvidia avrebbe chiesto ai fornitori di interrompere la produzione delle sue GPU H20 e si trovasse in trattative con il governo degli Stati Uniti riguardo all’approvazione di un nuovo chip AI destinato al mercato cinese.
Il CEO Jensen Huang ha confermato i colloqui con le autorità, sottolineando però che è “troppo presto per saperlo” se il chip B30A, concepito come evoluzione dell’H20, verrà autorizzato all’esportazione. Gli investitori restano cauti mentre le tensioni geopolitiche e le restrizioni alle esportazioni continuano a pesare sul titolo.
Intuit è scesa di oltre il 6% in pre-mercato, nonostante abbia superato le stime degli utili del Q4, con un EPS rettificato di 2,75 dollari su un fatturato di 3,83 miliardi di dollari. La preoccupazione è nata dalla guidance sui ricavi del Q1, che prevede una crescita compresa tra il 14% e il 15%, rispetto al 15,9% atteso.
Workday è scesa del 4% dopo aver fornito la guidance sui ricavi da abbonamenti del Q3, in linea con le previsioni, ma ha avvertito di possibili difficoltà nei segmenti governativo e formativo.
Al contrario, Zoom ha registrato un rialzo di oltre il 4% dopo aver superato le stime, con un EPS di 1,53 dollari e ricavi pari a 1,22 miliardi di dollari.
RLX Technology ha guadagnato oltre l’8% dopo che i ricavi del Q2 sono aumentati del 40,3% su base annua, superando le aspettative.
Con l’S&P 500 in calo dell’1,2% questa settimana e il Nasdaq in ribasso del 2,4%, il discorso di Powell a Jackson Hole sarà cruciale per il sentiment a breve termine.
Gli operatori dovrebbero monitorare non solo eventuali accenni a tagli dei tassi, ma anche possibili cambiamenti nel linguaggio della Fed riguardo alla strategia sull’inflazione e all’occupazione. Se Powell non dovesse sostenere un taglio a settembre, le azioni potrebbero subire una rinnovata pressione, in particolare nei settori tecnologici.
L’indice S&P 500 a peso uguale, stabile per la settimana, evidenzia l’esitazione degli investitori e la possibilità di una rotazione settoriale qualora il messaggio di Powell sorprenda i mercati.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.