L’euro dollaro dopo esser sceso nei pressi del livello psicologico 1,0800 cerca di riprendere i guadagni perduti sfruttando il momento di debolezza del dollaro americano.
Il prezzo dell’euro dollaro ha iniziato la settimana con un tono deciso, raggiungendo il picco giornaliero (e di gennaio) durante le ore di negoziazione asiatiche a 1,0874, ma subito dopo è sceso bruscamente all’inizio della sessione europea registrando il minimo giornaliero a 1,0801. Attualmente viene scambiato cercando di confermare il rimbalzo per riprendere il rialzo di medio/lungo termine. Generalmente, qualsiasi movimento è sempre legato al sentiment del mercato in quanto da qualche settimana il tono positivo dei mercati azionari asiatici ha fornito supporto all’EURO.
Dopo un momento che hanno faticato a mantenersi in territorio negativo, gli indici europei sembrano voler riprendere la tendenza positiva, influenzando negativamente il dollaro USA. Ora gli occhi degli istituzionali sono puntati sui titoli di stato giapponesi poiché il rendimento obbligazionario a 10 anni è salito allo 0,52%, sui massimi di 7 anni. Anche i rendimenti obbligazionari statunitensi sono in aumento, con menzione speciale quello a 10 anni che attualmente rende il 3,50% mentre quello a 2 anni rende il 4,24% (massimi da 16 anni).
Dal punto di vista dell’obbligazionario, tutto verte verso un proseguimento dell’attuale movimento rialzista del fiber e di conseguenza i trader dovrebbero considerare che ogni ribasso potrebbe essere considerato come un’opportunità di acquisto.
Dal punto di vista dei dati fondamentali, il calendario macroeconomico dal lato statunitense di oggi non mostra alcun dato ad alto impatto. In mattinata la Germania ha pubblicato l’Indice dei Prezzi all’Ingrosso del mese di dicembre, in aumento del 12,8% su base annua, in calo rispetto al precedente 14,9%.
Gli Stati Uniti non pubblicheranno dati macroeconomici rilevanti poiché oggi gli Stati Uniti celebrano la festa di Martin L. King.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0818, in ribasso dello 0,15% e vicino alla zona del limite inferiore dell’attuale fase di consolidamento dopo il rialzo di giovedì 12 gennaio. L’euro dollaro sta mantenendo la sua propensione rialzista e grazie ad esso gli i trader attendono i primi input rialzisti per porsi a favore di trend.
Dal punto di vista degli obiettivi, non è da sottovalutare un tentativo di raggiungimento del livello annuale 1,0746 ma prima che quest’ipotesi diventi concreta devi prima affrontare il duro scoglio del livello psicologo 1,0800. Come obiettivi rialzisti, gli investitori ritengono accreditati i livelli annuali 1,0920 e 1,1075.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.