Il prezzo dell'oro si ritrova in area rialzista verso la resistenza a 1850 dollari. Si potrebbe attendere adesso un'estensione del consolidamento o una nuova spinta rialzista.
Il prezzo dell’oro non ha ancora ripreso il volo, ma sta tentando di emergere dall’area di consolidamento spingendosi molto vicino alla resistenza a 1850 dollari.
Stamattina, l’oro potrebbe riuscire a superare questo livello di prezzo ed eventualmente superarlo con lo scopo di ritestare la resistenza a 1900 dollari. Intanto, al momento il metallo prezioso si trova ai suoi massimi relativi da un mese, essendo scambiato alle ore 8:17 a quota 1846 dollari l’oncia.
Il primo livello di riferimento per l’oro è rappresentato dall’area di prezzo di 1850 dollari l’oncia, che rappresenterà certamente una resistenza di rilievo.
Si ritiene infatti che, nel caso in cui il prezzo non riesca a superare questo valore, l’attuale banda di consolidamento possa estendere il suo limite superiore dal livello precedente di 1830 fino a quello, appunto, di 1850 dollari.
In altri termini, sarebbe possibile osservare un consolidamento intorno alla resistenza attuale, in caso di mancata spinta rialzista.
Se invece il prezzo dovesse effettivamente riuscire a superare il livello di resistenza principale di 1850 dollari l’oncia, allora i valori tecnici successivi per l’oro si trovano a 1870 e 1890 dollari l’oncia, prima del target finale a quota 1900 dollari.
Da uno qualsiasi di questi livelli, potrebbe originarsi in qualsiasi momento un pull-back ribassista con obiettivo sotto i 1850 dollari. A tal proposito, il supporto principale si trova a 1830 dollari l’oncia e il successivo a 1800 dollari.
Una contrazione fin sotto il livello di 1800 dollari l’oncia indicherebbe, per il prezzo dell’oro, l’inizio di un’inversione di tendenza con la possibilità di raggiungere rapidamente il supporto intermedio a 1750 dollari l’oncia.
Attenzione quest’oggi alla fiducia dei consumatori in Francia e soprattutto ai dati statunitensi sulle scorte di petrolio greggio secondo l’EIA.
Domani, giovedì, i dati principali saranno l’indice GfK sulla consumer confidence in Germania e l’aggiornamento sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. Infine, venerdì attenzione al PIL francese e tedesco.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.