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Prezzi Oro: I Dati USA Spengono l’Entusiasmo Dei Primi Scambi

Da
Federico Dalla Bona
Pubblicato: Jan 24, 2022, 18:18 GMT+00:00

Nessuna indicazione di fine-rialzo. Supporti e proiezioni aggiornati per l'oro.

prezzo oro commodity

I prezzi dell’oro quotato in dollari al Comex stanno attraversano una seduta di sostanziale stabilizzazione sopra ai supporti di breve periodo, con le quotazioni che si sono limitate finora ad oscillare – fra ripetuti cambi di tendenza – nello spazio fra 1844.9 e 1829.3.

Non sono presenti indicazioni di esaurimento della spinta rialzista che sta sorreggendo il mercato dai minimi relativi del 15 dicembre scorso e che, fino al picco del 20 gennaio, ha già fruttato un recupero del +5.45%. Alle ore 17.56 CET il contratto future con scadenza a febbraio viene scambiato a 1834.8 dollari, in leggero profitto (+0.16%) rispetto alla chiusura di venerdì scorso.

Ripercussioni negative dai dati USA

L’oro ha invertito l’iniziale tendenza rialzista, evidenziata in mattinata, subito dopo l’uscita dei dati preliminari USA sul sentiment dei settori manifatturiero e dei servizi. L’indice è sceso a 55.0 segnando il minimo degli ultimi 15 mesi, come riportato dalla società di ricerca IHS Markit nel suo ultimo rapporto. Il dato di gennaio è quindi inferiore alle aspettative che lo davano attorno al 56.7.

“La salute del settore manifatturiero è migliorata, ma in una misura così lieve che non si vedeva da ottobre 2020”, afferma il comunicato stampa di IHS Markit. “I problemi della catena di approvvigionamento abbondano, il che ostacola ulteriormente la produzione e pesa sulla domanda dei clienti“. Per quanto riguarda i servizi il dato è invece sceso a 50.9 a gennaio, il livello più basso degli ultimi 18 mesi.

“La carenza di manodopera, le assenze dei dipendenti e l’ondata di Omicron hanno pesato sulla crescita”, afferma il rapporto. Ricordiamo che i dati superiori al valore di 50 indicano che il settore è in espansione, mentre qualsiasi lettura inferiore mostra una contrazione dell’attività.

L’aumento dei casi di Omicron viene indicato come principale responsabile sia del rallentamento del settore manifatturiero che di quello dei servizi. “L’impennata dei casi di virus ha portato l’economia statunitense quasi a un punto morto all’inizio dell’anno, con attività interrotte dai ritardi nella catena di approvvigionamento e dalla carenza di personale, con nuove restrizioni per controllare la diffusione di Omicron che si aggiungono ai problemi già vissuti delle aziende”, secondo la lettura che ne dà il capo economista di IHS Markit, Chris Williamson.

“Sebbene i ritardi della catena di approvvigionamento abbiano continuato a dimostrarsi un freno persistente al ritmo della crescita economica, legati alla congestione dei porti e alla carenza di navi, il tasso complessivo di deterioramento della catena di approvvigionamento è diminuito rispetto a quello osservato per gran parte della seconda metà dello scorso anno”. La debolezza dell’oro vista nel pomeriggio sarebbe tuttavia, secondo il commento di Jim Wyckoff di Kitco.com, “dipendente più che altro dall’aumento dell’indice del dollaro USA e dalle vendite di petrolio greggio”.

Il Quadro Tecnico per il Future sull’Oro

Su grafico a barre da 30 minuti è ben evidente il tentativo odierno dei prezzi di esercitare pressione ribassista sui supporti principali a 1-2 giornate, disposti a 1832.9/1833.9 ed a 1828.0/1829.3. Dopo il raggiungimento di minimi intraday a 1829.3 il mercato ha avviato un tentativo di reazione che risulta ancora in corso mentre scriviamo. I supporti rappresentano i punti ove sono presumibilmente concentrati i compratori, per cui costituiranno ancora potenziali luoghi di rimbalzo anche in caso di nuovi arretramenti, in particolare fra stanotte e martedì.

Sulla tenuta dei supporti poggiano le proiezioni che forniscono obiettivi a 1854.1 e 1865/1866. Lo scenario tecnico descritto verrebbe annullato dall’eventuale cedimento del secondo supporto, con una chiusura su grafico a 30 minuti inferiore a 1828.0.

Sull'Autore

Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.

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