Il greggio continua a correre con il Wti intorno ai 43,7 dollari e il Brent sopra i 46,5, in attesa del meeting dell'OPEC+ di fine mese.
La settimana si è aperta ancora in rialzo per il petrolio greggio, con il Wti e il Brent che continuano a convincere gli investitori, mentre il gas naturale è rimasto stabile intorno ai 2,7 dollari.
Continua invece la corsa al ribasso dell’oro, che è sceso fin sotto i 1840 dollari, dopo una seduta abbastanza volatile.
Con l’oro sotto i 1940 dollari a causa dell’andamento del dollaro, per analisti e investitori è ormai difficile sperare in un rialzo nel breve termine fin sopra i 1900 dollari.
Nella giornata di ieri, in particolare, le stime di IHS Markit e dei suoi PMI nazionali hanno presentato valori più elevati del previsto, spingendo ulteriormente al ribasso il metallo prezioso.
Tuttavia, questa è la settimana delle Banche Centrali, che potrebbero già nelle prossime ore fornire importanti indicazioni sulle ricette di politica monetaria da attuare per limitare l’impatto della seconda ondata di contagi da Coronavirus.
Per questa ragione, se le banche decideranno di immettere nuova liquidità per sostenere i Governi centrali, non è da escludere che l’oro possa tentare un rimbalzo consistente, fin sopra i 1900 dollari.
Trainato ancora dall’ottimismo per i vaccini e dalle attese per la riunione dell’OPEC+ che si terrà a fine mese, il prezzo del greggio ha continuato a crescere. Attualmente, alle ore 8:15, il Wti è scambiato a 43,7 dollari e il Brent a 46,65 dollari.
Se gli investitori continueranno a concentrarsi sulla ripresa della domanda nel corso del prossimo anno, senza lasciarsi impensierire dalle prospettive – francamente preoccupanti – di breve e medio termine, allora il petrolio greggio potrebbe veramente continuare a crescere, con il Wti anche sopra i 43,75 dollari (attuale soglia di resistenza) e il Brent sempre più vicino ai 50 dollari.
In questo contesto, comunque, il baricentro sarà rappresentato ancora una volta dall’OPEC+ e dalle sue decisioni.
Per il gas naturale, invece, le analisi tecniche aggiornate mostrano che la risorsa ha tentato di testare la fascia di resistenza a 2,80 dollari, che rappresenta anche la media degli ultimi 10 giorni, dopo il repentino calo dai 3,3 dollari.
Con i dati sui consumi statunitensi più elevati del 22% circa rispetto alla settimana scorsa e con temperature più fredde in diversi Paesi, è solo questione di tempo prima che il gas naturale riesca a tornare nuovamente intorno ai 3 dollari per poi stabilizzarsi sopra questa soglia.
Allo stato attuale, comunque, il gas naturale è ancora scambiato a 2,7 dollari.
Per gli indici europei, la nuova settimana si è aperta nel segno dell’incertezza, probabilmente causata dalle attese per le misure della BCE a livello comunitario.
Infatti, il FTSE MIB di Piazza Affari e il DAX30 di Francoforte hanno chiuso poco sotto il pareggio (rispettivamente -0,024% e -0,078%), così come Parigi, in calo del -0,068%. Solo l’Ibex-35 ha chiuso in positivo, ma con un rialzo impercettibile, del +0,041%.
La nuova settimana dei mercati continua quest’oggi con il PIL della Germania, insieme alle aspettative di business tedesco e all’indice IFO sulla fiducia delle aziende in Germania.
Oggi sarà inoltre la giornata delle banche mondiali, con diversi discorsi provenienti dal Governatore Kuroda della Bank of Japan, da Mauderer e Beermann della BundesBank tedesca e dalla Presidente della BCE, Christine Lagarde.
Domani, 25 Novembre 2020, sarà una giornate ricca di aste in Europa, come in Spagna e Germania, a cui faranno seguito alcuni market movers provenienti dagli USA, come le richieste di disoccupazione, gli ordinativi di beni durevoli e il PIL trimestrale, oltre alle scorte settimanali di petrolio greggio.
Avvicinandoci al termine della settimana, Giovedì sarà la giornata della BCE, in cui saranno rese note le nuove dichiarazioni sulla politica monetaria, insieme ai discorsi di Lane e Schnabel.
Nonostante il pigro andamento attuale, come sopra accennato, l’oro potrebbe realmente beneficiare di misure espansive da parte delle banche centrali, superando anche i 1900 dollari nel corso della settimana.
Infine, la giornata di Venerdì 27 Novembre 2020 vedrà susseguirsi diversi indici europei, come il PIL francese, le vendite al dettaglio in Spagna, gli indici della fiducia dei consumatori in Italia e il sentiment del settore industriale e dei servizi a livello UE.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.